Fine anno, Mattarella “pro vax” con botta a De Luca

Il presidente della Repubblica nel tradizionale discorso: “Sono giorni in cui convivono angoscia e speranza. Vaccinarsi è scelta di responsabilità, io lo farò appena possibile, dopo le categorie a rischio maggiore, che debbono avere la precedenza”

Un discorso di fine anno “pro vax”, per Sergio Mattarella. Ribadendo la precedenza, nella vaccinazione, per le categorie a rischio. Un richiamo indiretto, forse, al caso De Luca in Campania. Il capo dello Stato ha affrontato il penultimo messaggio del settennato. Un rito mai così difficile, a cavallo fra l’angoscia del 2020, segnato dal Covid, e la speranza per il 2021. Per guardare ad un anno migliore, secondo il presidente, “vaccinarsi è una scelta di dovere e responsabilità”. “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi”. Quindi ha ripetuto quanto espresso l’8 dicembre: “Io mi vaccinerò appena possibile, dopo le categorie che, essendo a rischio maggiore, debbono avere la precedenza”. E ha specificato: “Vaccinarsi è una scelta di dovere e responsabilità. Tanto più per chi opera a contatto malati e più fragili’. Un discorso (qui in versione integrale) improntato al realismo. “Care concittadine e cari concittadini – ha ammesso il presidente della Repubblica parlando in piedi dal giardino del Quirinale – avvicinandosi questo tradizionale appuntamento di fine anno, ho avvertito la difficoltà di trovare le parole adatte per esprimere a ciascuno di voi un pensiero augurale. Sono giorni, questi, in cui convivono angoscia e speranza. La pandemia che stiamo affrontando mette a rischio le nostre esistenze, ferisce il nostro modo di vivere. La pandemia ha seminato un senso di smarrimento: pone in discussione prospettive di vita. Basti pensare alla previsione di un calo ulteriore delle nascite, spia dell’incertezza che il virus ha insinuato nella nostra comunità. E’ questa la realtà, che bisogna riconoscere e affrontare”. Parole sorrette dall’ottimismo della volontà. Ma venate da un senso di inquietudine, che Mattarella non ha potuto nascondere.

(Foto Quirinale/Twitter)

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