Napoli, agguato al centro antico: uomo freddato in casa

Il 40enne Ciro Caiafa era il padre del 17enne Luigi, ucciso da un poliziotto a ottobre, durante un tentativo di rapina. A ucciderlo un raid a colpi d’arma da fuoco in vico Sedil Capuano, nel quartiere San Lorenzo, mentre si stava facendo un tatuaggio. Ferito di striscio il tatuatore

A Napoli il 2020 si conclude con un brutale omicidio. Il 40enne Ciro Caiafa (nella foto) è stato freddato a colpi di arma da fuoco questa notte, in casa sua, nel quartiere San Lorenzo. Ferito un 28 enne incensurato. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, i due sono stati trasportati poco dopo l’una del mattino all’ospedale Pellegrini. Qui Caiafa è morto per la gravità delle ferite riportate. Il 28 enne, attinto al fianco sinistro, è stato medicato, quindi dimesso dopo alcune ore: per lui la prognosi è di 10 giorni. Secondo quanto emerso dalle indagini dell’Arma , Ciro Caiafa – che era il padre del 17enne Luigi, ucciso il 4 ottobre da un poliziotto durante un tentativo di rapina – si trovava nel suo terraneo in vico Sedil Capuano, nel centro antico della città, insieme al 28enne incensurato, che gli stava praticando un tatuaggio. Nell’abitazione hanno fatto irruzione, poco dopo la mezzanotte, uno o più sicari che hanno aperto il fuoco contro Caiafa, colpendo di striscio anche il tatuatore. I carabinieri stanno ricostruendo i rapporti di Caiafa – pregiudicato per spaccio di stupefacenti ed ex sorvegliato speciale – con la criminalità organizzata. Nel novembre 2016, l’uomo fu arrestato dai carabinieri a Barra, periferia orientale della città, in casa di una donna di 58 anni, incensurata, che, insieme ad un cugino, gli aveva dato rifugio. Caiafa era originario dei Quartieri spagnoli e si era trasferito nell’abitazione tra Forcella e San Lorenzo.

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