Marcianise, i carabinieri scoprono nuova alleanza clan camorristici

 

16 persone sono finite in carcere, 15 ai domiciliari e 9 hanno ricevuto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Brillante operazione dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise. Scoperta per la prima volta l’alleanza tra i due clan camorristici di Marcianise, i Belforte noti come “Mazzacane” e i Piccolo-Letizia detti “Quaqquaroni”, per gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti. Le organizzazioni criminali, storicamente nemiche e la cui rivalità ha prodotto tra la fine degli anni ’90 e metà degli anni 2000 decine di omicidi, avrebbero, infatti, stretto un patto per avvicendarsi nel controllo della vendita della droga in alcuni comuni del Casertano.

Sono 40 gli indagati nell’indagine “Unrra Casas”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli: 16 persone sono finite in carcere, 15 ai domiciliari e 9 hanno ricevuto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope, con le aggravanti dell’utilizzo del metodo mafioso e dell’impiego della forza di intimidazione del vincolo associativo dei clan Belforte e Piccolo-Letizia, sono i reati contestati agli indagati, destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi dal gip del tribunale partenopeo.

Le investigazioni, che si sono protratte dal settembre 2014 a maggio 2015 anche attraverso intercettazioni telefoniche, hanno permesso di contrastare lo spaccio di droga a Marcianise, Capodrise e Maddaloni e di accertare la commissione di plurime cessioni di sostanza stupefacente, operate in regime di monopolio avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e omertà nonché per agevolare le organizzazioni camorristiche Belforte e Piccolo-Letizia.

L’indagine ha portato all’arresto di Bruno Aniello, latitante di spicco del clan Belforte ritenuto al vertice dell’organizzazione criminale. Nel maggio 2015, era stato bloccato in Albania uno degli indagati, accusato dell’omicidio di un trafficante di droga albanese del quale gli era stata commissionata l’uccisione.

Durante le investigazioni sono state arrestate 6 persone in flagranza di reato e sequestrati circa 6 chilogrammi tra marijuana, hashish e cocaina.

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