Trivelle a Pozzuoli, Muscarà: “Regione avvii campagna di ascolto”

La consigliera regionale del M5S: “Un anno fa l’esplosione di un geyser, ora riparte il progetto. Ma bisogna sentire la voce di amministratori e comunità locali”

Trivelle nei Campi Flegrei, si ricomincia. “A meno di un anno dall’incidente provocato dalle trivellazioni a Pozzuoli, nell’ambito del progetto Geogrid autorizzato dalla Regione Campania all’insaputa di cittadini e amministratori, viene ora proposta la ripresa di quel lavoro di perforazione, nonostante – ricorda la consigliera regionale Maria Muscarà (M5S) – il disappunto e le proteste delle comunità locali, che furono costrette a scendere in piazza per fermare le trivelle”. L’esponente pentastellata sottolinea che “restano vivi il ricordo e la paura degli abitanti dell’intero comprensorio flegreo, dopo che l’esplosione di un geyser alto più di 80 metri provocò, per oltre 30 giorni, la fuoruscita di gas maleodoranti”. Inoltre “è stato solo a seguito di quell’incidente che tutti, amministratori locali compresi, hanno appreso delle perforazioni in corso nel cuore della caldera dei Campi Flegrei, per un progetto geotermico di cui nessuno era a conoscenza. Un lavoro, finanziato con oltre 3 milioni e mezzo di euro, dal quale prese inspiegabilmente le distanze lo stesso Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sebbene avesse messo a disposizione il proprio personale per seguire i lavori del progetto Geogrid”.
“Ci aspettiamo ora massima trasparenza – aggiunge Muscarà – e auspichiamo che la conferenza dei servizi, a cui fanno riferimento nel loro documento gli uffici regionali, coincida con una vera campagna di ascolto con tutte le comunità e le realtà locali. Con i cittadini attivi del territorio e i comitati civici, parteciperemo al fine di produrre tutte le nostre osservazioni al progetto Geogrid, vigilando su tutte le successive azioni a tutela dei cittadini e di un territorio ad elevato rischio sismico”.

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