Tensioni a Napoli Servizi, a rischio la poltrona dell’amministratore Allocca

Il sindaco non avrebbe gradito il clima di conflitti e agitazioni sindacali all’interno della partecipata né il piano di esternalizzazione

Nelle aziende partecipate napoletane si cambia. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate dalla sede comunale di Palazzo San Giacomo, nei prossimi giorni, potrebbe essere silurato Domenico Allocca, amministratore di Napoli Servizi, vicino politicamente al consigliere comunale Davide Lebro. “De Magistris è infuriato, non è più disposto a tollerare il clima di tensione che si è alimentato in Napoli Servizi – racconta un dirigente comunale che preferisce rimanere nell’anonimato – Allocca ha alimentato solo conflitti e agitazioni sindacali”. E non solo. Il sindaco non sarebbe d’accordo con il piano di esternalizzazione redatto dall’attuale amministratore di Napoli Servizi che prevede di affidare ai privati la pulizia delle sedi municipali, gli espurghi, i bidelli, la manutenzione degli ascensori. Un appalto milionario di 3 milioni e mezzo. Invece di attivare le privatizzazioni, Napoli Servizi potrebbe valorizzare e contrattualizzare, sostenuto da un serio piano di formazione professionale lavoratori presenti in altre aziende partecipate, dipendenti impegnati in progetti socialmente utili oppure assumere, utilizzando anche contratti a tempo determinato, lavoratori e lavoratrici licenziati da ditte e cooperative sociali. Contestati anche i metodi utilizzati da Allocca nei confronti dei lavoratori, soprattutto i metodi attuati nei confronti dei lavoratori ex Napoli Sociale durante la sottoscrizione di un atto transattivo presso l’ufficio del lavoro. Molti lavoratori avrebbero impugnato l’accordo sostenendo di avere subito pesanti pressioni e condizionamenti. Fatti, episodi che avrebbero convinto il sindaco di Napoli ad accelerare i tempi per un radicale cambiamento dei vertici dell’azienda partecipata.

Ciro Crescentini

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