Santoro contro de Magistris: “Rivoluzionario in doppiopetto”. Lui: “Polemica per pubblicizzare il film”

Il sindaco replica all’attacco del giornalista che presentava il documentario sui baby boss: “Ho grande rispetto per queste opere che descrivono uno spaccato. Ma Napoli in questo momento è tanto altro. Le sue sono frasi inaccettabili”

La polemica scoppia a distanza, sullo sfondo ancora una volta del modo di raccontare Napoli. “De Magistris non può andare a dormire la sera col vestito da rivoluzionario e svegliarsi la mattina col doppiopetto che aveva Giulio Andreotti, quando diceva di coprire le vergogne del Paese, di non farle vedere nei film”. L’accusa che Michele Santoro al sindaco arriva a margine della proiezione del documentario Robinù nel carcere di Poggioreale. Oggi il sindaco replica ai microfoni di Radio Crc. Parlando del film realizzato dal giornalista sui baby boss, de Magistris ribatte: “Ho grande rispetto per queste opere che descrivono uno spaccato. Ma Napoli in questo momento è tanto altro. Perché non parliamo dei tantissimi napoletani che ogni giorno strappano luoghi di degrado facendoli diventare luoghi bellezza, di anticamorra?”. Per il sindaco quelle di Santoro sono “frasi inaccettabili”.
“O ha perso lucidità in quel momento – sostiene – o non gli hanno riferito con esattezza il mio pensiero, magari qualcuno lo ha potuto provocare. Oppure – insinua il primo cittadino – c’è anche il fatto che quando si monta la polemica lo si fa per porre l’attenzione su un prodotto commerciale. In questo caso sarebbe una scivolata grossa. Credo che le frasi che ha detto sono una caduta evidente di stile e di verità”.

(Foto Italia/Rai Due)

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