
Presunte irregolarità nei lavori di tre edizioni della manifestazione: contestazione formale per due dirigenti e funzionario del comune. Ipotizzato danno erariale da 850mila euro
Luci d’artista, ci sono presunte irregolarità nell’assegnazione di appalti per i lavori alla kermesse salernitana. A contestarle è la Procura regionale della Corte dei Conti, dopo accertamenti della Guardia di Finanza. Gli inquirenti mettono nel mirino due dirigenti è un funzionario del comune di Salerno, ritenuti responsabili di un danno erariale di circa 850mila euro. Nei loro confronti sono stati notificati formali atti di contestazione. Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno riguardano gli appalti di forniture ed opere, nonché le prestazioni rese ed i finanziamenti complessivamente erogati in occasione della decima (anno 2015/2016), undicesima (anno 2016/2017) e dodicesima (anno 2017/2018) edizione dell’evento.
Secondo Procura della Corte dei Conti sarebbe stata evidenziata l’illegittimità di alcune procedure amministrative, che hanno comportato una spesa complessiva nel triennio di circa 8 milioni e mezzo di euro. I responsabili avrebbero “frequentemente fatto ricorso ad onerosi affidamenti diretti – recita una nota – anziché procedere all’indizione di gare pubbliche, così come ordinariamente previsto dalla normativa di riferimento”. “Le indagini sin qui svolte hanno consentito di accertare che tale iter procedurale – afferma la Corte dei Conti – ha consentito l’affido di lavori e forniture ad un ristretto novero di società, individuate di volta in volta dai dirigenti comunali, in assenza di trasparenti procedure comparative pubbliche, ledendo così anche i principi di efficienza, imparzialita’ e parita’ di trattamento che dovrebbero caratterizzare l’agire amministrativo”.