
Trovati 8 container pieni di mezzi a due ruote. Erano destinati in Africa. In manette 6 persone
La commissione di gravi delitti a Napoli avviene quasi sempre con scooter o motocicli provento di furto o rapina.
Per questo i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno aperto un filone investigativo sugli ambienti criminali dediti all’approvvigionamento e al riciclaggio di veicoli, in modo da far luce sul fenomeno, cercare connivenze o collegamenti e, comunque, limitare la possibilità di manovra dei gruppi malavitosi.
E proprio sulle tracce di questo tipo di organizzazioni i militari del Nucleo Investigativo partenopeo sono arrivati a fare irruzione in un deposito di spedizioni internazionali situato nella periferia a Est della città, trovando 8 container zeppi di costosissime motociclette e scooter predisposti per la imminente spedizione in un altro continente.
Circa un milione di euro il valore sul mercato del grosso recupero: potenti moto BMW, Honda, Ducati, Suzuki ecc, e gettonatissimi scooter delle più note marche (qualcuno visibile nel video diffuso dai carabinieri).
Molti veicoli pronti per la marcia erano avvolti con dei cellophane protettivi, altri smontati e messi dentro casse, altri ancora smontati in parte e avvolti con coperte, tutto sistemato nei container riempiti fino all’orlo.
Dalle immediate verifiche sono risultati veicoli provenienti da furti o rapine commessi prevalentemente in Campania e nel Lazio.
I mezzi recuperati sono stati catalogati e sequestrati. Su ognuno saranno eseguiti accertamenti tecnici dalla Sezione Investigazioni Scientifiche di Napoli, alla ricerca di impronte o elementi di sorta utili a ricostruire la presunta fitta rete di complicità, dopodiché torneranno ai legittimi proprietari.
Probabilmente questo grosso stock di merce era diretto in Africa.
Durante l’irruzione i carabinieri hanno sorpreso e arrestato 6 ghanesi:
. Yaw Wadja, 36enne;
. Akim Amadu Abdul, 29enne;
. Kese Kwabena, 30enne;
. Isaac Osei, 40enne;
. Yoboha K. Tony, 31enne;
. Godfred Agyemang, 41enne;
tutti ritenuti responsabili di ricettazione.