
Il Senato boccia la mozione di sfiducia del M5S. Il premier: “Io sono per al giustizia non per i giustizialisti. L’Italia ha conosciuto figure di giudici eroi ma ha conosciuto negli ultimi 25 anni pagine di autentica barbarie legate al giustizialismo.L’avviso di garanzia è stata una sentenza mediatica definitiva, vite di persone perbene sono state distrutte”
“No alla barbarie del giustizialismo”. Potrebbe essere un programma di governo, il discorso pronunciato a Palazzo Madama da Matteo Renzi. E nei fatti lo è, perché l’aula del Senato respinge la mozione di sfiducia all’esecutivo del M5S, presentata dopo lo scandalo petroli per l’inchiesta di Potenza. I no sono stati 183, i sì 96, nessun astenuto. Compatto con la maggioranza vota il gruppo di Ala, capeggiato da Denis Verdini. “Io sono per la giustizia non per i giustizialisti. L’Italia – dichiara Renzi in aula – ha conosciuto figure di giudici eroi ma ha conosciuto negli ultimi 25 anni pagine di autentica barbarie legate al giustizialismo. L’avviso di garanzia è stata una sentenza mediatica definitiva, vite di persone perbene sono state distrutte mentre i delinquenti avevano il loro guadagno nell’atteggiamento populista di chi faceva di tutto un erba un fascio. L’avviso garanzia non è mai condanna”. “I giudici – aggiunge il premier – devono parlare con le sentenze e noi li incoraggiamo ma le sentenze devono arrivare presto perché noi vogliamo sapere chi è il responsabile, il colpevole, chi ruba”.
RESPINTA ANCHE SECONDA MOZIONE – Il Senato respinge anche la seconda mozione di sfiducia, presentata dai parlamentari di Forza Italia, Cor e Lega: bocciata con 180 no e 93 sì.