Campi Flegrei, pronto un provvedimento del Consiglio dei Ministri

Ministro Musumeci: “serve gioco di squadra”

È durato circa due ore l’incontro che il ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha avuto oggi a Roma con i suoi più stretti collaboratori, per una prima analisi delle misure urgenti di prevenzione da adottare nei Campi Flegrei, a fronte del rischio sismico legato al fenomeno del bradisismo.

Vi hanno partecipato, fra gli altri, il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, quello di Casa Italia Luigi Ferrara, ed il capo del legislativo Francesco De Luca.

Proprio sui fenomeni naturali che si stanno susseguendo quotidianamente nell’area del napoletano, l’ultima scossa, la più forte negli ultimi 40 anni ai Campi Flegrei di 4.2 di magnitudo, alle 3:35 dello scorso 27 settembre, questa mattina il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Carlo Doglioni, ha riferito alla commissione Ambiente della Camera.

Doglioni ha parlato di due possibili scenari di senso opposto: il più catastrofico che si manifesterebbe con un’eruzione come quella del 1538, l’altro con un bradisismo prolungato nel tempo e destinato a esaurirsi come quello avvenuto tra il 1982 e il 1984. Impossibile per il presidente dell’Ingv prevedere il “come” e il “quando” degli eventi.


Tornando alla riunione ministeriale, al tavolo di Musumeci è emersa la necessità di predisporre un provvedimento di legge, con procedure semplificate, che coinvolga anche la Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e dei Comuni interessati al fenomeno, la Prefettura, oltre i Centri di competenza, dall’Ingv al Cnr, Eucentre, Reluis e Plinius.

In particolare, si pensa ad un Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate, sia per il pubblico che per il privato; e a un Piano di comunicazione alla popolazione e di esercitazioni di protezione civile, con il coinvolgimento di volontari.

Ribadita inoltre la necessità di una pianificazione speditiva per il territorio interessato, da mettere in atto solo in caso di necessità.

Particolare attenzione è stata riservata alla verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, e al potenziamento della risposta operativa di protezione civile da parte dei Comuni interessati. “Sono soddisfatto del lavoro svolto – afferma Musumeci – e ci siamo confrontati tenendo conto delle esigenze e delle richieste avanzate dalla Regione e dagli amministratori locali, a partire dal sindaco di Pozzuoli, nell’incontro di Palazzo Chigi di due settimane fa. Adesso bisogna quantificare le risorse necessarie alla realizzazione delle iniziative programmate, immaginando, assieme all’impegno finanziario del governo, una quota di partecipazione della Regione Campania. Stiamo accelerando al massimo. Certo, sarebbe stato meno complicato se queste iniziative fossero state avviate quando si era in assenza di un fenomeno in evoluzione, come quello in atto. Purtroppo in Italia, si sa, la prevenzione dai rischi naturali, a tutti i livelli, rimane ancora uno strumento poco utilizzato”.Noi – ha concluso il ministro – andiamo comunque avanti, ed anche celermente. Conto di sottoporre il provvedimento al Consiglio dei ministri entro alcune settimane. Confido nella collaborazione di tutti gli altri soggetti interessati sul territorio: serve fare un gioco di squadra”.

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