Il 20 ottobre le sezioni unite della Cassazione discuterà sul potere del giudice ordinario di annullare le sospensioni

NAPOLI – Venti ottobre. Save the date, si dice ultimamente. Una data da tenere d’occhio perché il prossimo martedì sarà quello in cui le Sezioni unite della Cassazione discuteranno del ricorso in cui si chiede di accertare se il giudice ordinario abbia potere di emettere ordinanze di carattere cautelare nei giudizi di materia elettorale e se possa, quindi, sospendere gli effetti di determinate sanzioni. Il ricorso è stato presentato a partire dai procedimenti aperti su Luigi de Magistris e Vincenzo De Luca e, al momento, l’esame è fissato lo stesso giorno in cui in Corte Costituzionale discuterà la legge Severino nell’ambito del caso de Magistris. Le Sezioni unite della Cassazione si erano già espresse su un altro aspetto centrale rispetto alla legge Severino, la cui applicazione ha toccato tanto il sindaco di Napoli quanto l’attuale governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: la competenza del giudice amministrativo sull’applicazione della norma. A fare ricorso era stato in quel caso il Movimento difesa del cittadino, la stessa associazione che anche in questo caso si è rivolta alla Suprema Corte, assistita dall’avvocato Gianluigi Pellegrino. E in quel caso il ricorso fu vinto: le Sezioni unite stabilirono infatti, il 28 maggio scorso, che la competenza sull’applicazione della Severino spetta al giudice ordinario, e non a quello amministrativo. Anche per questo tanto de Magistris, che aveva promosso una prima istanza al Tar, quanto De Luca si sono rivolti al giudice ordinario, il tribunale civile di Napoli, per contestare i provvedimenti di sospensione dalla carica previsti nei loro confronti dalla legge Severino a seguito di condanne in primo grado per il reato di abuso d’ufficio. E per entrambi il tribunale ha sostanzialmente deciso una “sospensione” degli effetti della Severino. Uno stop temporaneo scattato anche in attesa che si pronunci la Corte Costituzionale. Ma è proprio sul potere del tribunale di concedere questo tipo di sospensiva per questioni di carattere elettorale (nei fatti analoga a quella concessa dal Tar) che il Movimento difesa del cittadino ha chiesto l’intervento della Cassazione, che ora dovrà stabilire se il giudice ordinario ha o meno questa prerogativa. L’esame è per il 20, anche se non è escluso che proprio per la concomitanza con l’udienza in Corte Costituzionale, si decida per un rinvio.

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