Il presidente del Napoli: “Mi è capitato di vedere tre partite in televisione e mi sono veramente rinfrancato e beato”. La curva contesta la politica del caro prezzi nelle gare di cartello
Prima della gara regala il solito show pirotecnico, a beneficio dei cronisti. Ma non è allo stadio: Aurelio De Laurentiis si collega con Sky Sport dal Fuoricinema di Milano. “Non vado più al San Paolo perché non riesco a vedere un tubo – dichiara -. Mi è capitato di vedere tre partite in televisione e mi sono veramente rinfrancato e beato. Allora ho detto: ‘No, io le partite me le devo vedere in televisione per capirle, perché non posso sempre stare lì come un cieco’”. Ma nonè solo l’estetica a tenere lontano il patron dal San Paolo, da lui in passato gratificato dell’appellativo di “cesso”. “Quest’anno riprendo in maniera pesante l’internazionalizzazione della Filmauro che avevo lasciato proprio per dedicarmi al Napoli. Quindi mi richiama prepotentemente l’America: starò molto di più all’estero di prima”. A chi chiede se stia pensando a uno stadio di proprietà, De Laurentiis risponde “Come no? Io costruirò uno stadio a Napoli e lo costruirò a modo mio – sottolinea -, come se fosse un teatro con le poltrone come quelle del teatro, bellissime. Sarà un club, un club per chi vorrà parteciparvi, avremo 20 mila soci, perché sarà uno stadio da 20 mila posti, perfetto. Non è piccolo perché tra tre anni le cose cambieranno, sarà sempre pieno”.
Ma la disaffezione al San Paolo non è solo del presidente: per un Napoli da primato stasera c’erano poco più di 20mila paganti. “Dipende anche da che partite si fanno – osserva il produttore – se iniziassimo a fare campionati a 10 squadre gli stadi sarebbero sempre pieni. Da quando sono qui non ci sono mai stati più di 6mila abbonamenti e questa cosa è anche positiva perché non obblighiamo la gente a venire a vederci ma deve venire solo se la squadra affascina e diverte. Il Napoli ha 4 milioni di tifosi, non voglio parlare solo dello stadio ma anche dello stadio virtuale. La partita si vede bene in tv e lo dico contro il mio interesse”. De Laurentiis confessa poi il suo sogno: “Fare squadre sempre competitive in Italia e in Europa e far divertire il pubblico. Poi, speriamo di vincerlo qualche volta questo scudetto: i 128 milioni investiti sul mercato sono uno sforzo enorme”. Intanto arriva l’ennesima contestazione dalla curva B: uno striscione con la scritta “Settore popolare”, per protestare contro i biglietti a 40 euro per le partite di cartello. Durante la gara cori ostili per il presidente, a cui peròhanno risposto i fischi di altri settori dello stadio.