Il tecnico: “Tra noi e i bianconeri c’è sempre una vasta differenza economica, faranno il campionato che fa il Bayern in Germania o il Psg in Francia o Barcellona e Real Madrid in Spagna. Milik? Fortissimo, ma ha 22 anni e deve crescere, lasciatelo sereno”
Mette subito un freno a possibili euforie. “E’ una classifica incompleta e la differenza economica è così vasta con noi e gli altri competitor che la Juve farà il campionato che fa il Bayern in Germania o il Psg in Francia o Barcellona e Real Madrid in Spagna. La realtà è questa purtroppo, a meno che non facciano delle cazzate enormi. E solitamente non le fanno”. Il Napoli capolista pro tempore non smuove Sarri di un millimetro. E non c’era da aspettarsi altro. Il tecnico esamina con la consueta freddezza il successo sul Bologna. “Non era una partita semplice, affrontavamo una squadra brillante e ci siamo anche complicati la vita da soli perché abbiamo dominato il primo tempo ma abbiamo chiuso solo sull’1-0, lasciando in vita degli avversari che potevamo già mettere fuori dalla partita. Nel secondo abbiamo preso un gol da 30 metri in un momento di appannamento ma nel finale abbiamo fatto di nuovo bene e per numero di palle gol avute il risultato ci sta ampiamente”. Sarri vola basso anche quando si parla di Milik. “E’ un ragazzo di 22 anni, alla prima esperienza in un campionato importantissimo. Sapevo che era fortissimo ma mi sta sorprendendo a livello realizzativo. Ma deve fare la sua strada – spiega – e va lasciato sereno”. Milik deve crescere per gradi ma Gabbiadini non deve scoraggiarsi per l’astinenza. “In questo momento – dice il tecnico- Manolo è un po’ in ritardo di condizione ma è normale nella fase iniziale di stagione, alla prima doppietta si ritroverà”. E per adesso va bene così. All’orizzonte c’è già il turno infrasettimanale con l’ostica trasferta in casa del Genoa.
(Foto Ssc Napoli/Fb)