Napoli, ragazzo morto al Loreto Mare, arrivano i carabinieri dei Nas

 

Istituita una Task Force

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin invia i carabinieri del Nas e gli ispettori  per fare piena luce sulla morte di Antonio Scauri, il giovane ricoverato in codice rosso  dell’ospedale Loreto Mare di Napoli. Istituita una task force per accertare quanto accaduto nella struttura sanitaria dove l’uomo è deceduto dopo aver atteso per ore il trasferimento ad altra struttura. Faranno parte della task force – si legge in una nota del Ministero –  esperti dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, carabinieri del Nas e ispettori del ministero della Salute.

“Io voglio giustizia. Mio figlio è stato ammazzato. Mentre lui moriva, al pronto soccorso litigavano  per decidere chi dovesse salire sull’ambulanza che doveva portare Antonio a fare una angiotac. Vogliamo la verità: chi ha ucciso un ragazzo di 23 anni deve pagare”, dice Raffaele Scafuri, padre di Antonio. Siamo arrivati al Loreto Mare attorno alle 21.30 e siamo stati subito assistiti. Poi mio figlio è stato posto su un lettino in attesa di effettuare l’esame utile a comprendere se vi fossero problemi ai vasi sanguigni. Su questo lettino è rimasto per ore, saranno state le 4 quando ho alzato la voce e solo allora medici e infermieri si sono messi d’accordo, dopo che li avevamo visti anche litigare. Intanto Antonio moriva” aggiunge l’uomo.

ll direttore della Asl Napoli 1, Mario Forlenza, ha avviato un’indagine interna “per accertare eventuali omissioni o mancanze organizzative”. E ha espresso “dolore, sgomento e rabbia per la morte di un giovane in circostanze che, se confermate, sono inaccettabili e incompatibili in una organizzazione ospedaliera”.

 

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