Casandrino, lavoro nero nell’opificio: denunciato titolare di Sant’Antimo, multa da 200.000 euro

Nella fabbrica trovati 16 lavoratori irregolari, di cui 9 clandestini. Sottoposti a sequestro il locale e i macchinari

Nella sua fabbrica sono stati trovati al lavoro 21 lavoratori, 16 dei quali a “nero”: 9 di questi erano clandestini. I carabinieri della Stazione di Grumo Nevano e del nucleo Operativo del Gruppo Napoli del Comando per la Tutela del Lavoro hanno denunciato un imprenditore 30enne di Sant’Antimo, amministratore di un opificio tessile in via Piave a Casandrino. Deve rispondere di presunte violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di impiego di manodopera clandestina.
Al responsabile della struttura sono state comminate sanzioni penali per 139.709,80 euro e sanzioni amministrative per 62.600,00 euro. Sottoposti a sequestro 28 macchinari per la produzione di abiti – macchine per cucire, pressatrici e ferri da stiro – e il locale adibito a opificio, con superficie pari a 102 mq. l’Attività imprenditoriale è stata sospesa. L’operazione nell’ambito dei controlli per contrastare lo sfruttamento della manodopera clandestina e per verificare la corretta applicazione della normativa per la prevenzione e la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

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