La vicenda riguarda l’autorizzazione concessa alla moglie di un pregiudicato sula base presunti dati falsi

CASAL DI PRINCIPE – Tutto era partito meno di un mese fa, con l’arresto in flagranza  del pregiudicato F.E., dopo che in uno stabile di Casal di Principe, in una traversa della Circumvallazione, nella disponibilità dell’uomo erano stati trovati in una intercapedine del tetto di un bagno un fucile da caccia “a pompa” marca Franchi calibro 12; un fucile da caccia semiautomatico marca Beretta calibro 12, entrambi con matricola abrasa, nonché una borsa contenente tre passamontagna e 25 cartucce calibro 12. Gli sviluppi di quella operazione della Squadra mobile casertana hanno portato oggi i poliziotti a denunciare per concorso in Costruzione abusiva, abuso d’ufficio  falso ideologico il 55enne pregiudicato e la moglie 51enne C.R.
Nel corso dei controlli sull’immobile, la consorte dell’arrestato esibiva infatti un atto notarile, da cui risultava che lo stesso era a lei intestato come proprietaria e sul quale erano riportati i relativi dati catastali, nonché un Permesso di Costruire rilasciato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Casal di Principe.
Ulteriori verifiche al Municipio permettevano di accertare, secondo la polizia, che i dati catastali riportati dai tecnici incaricati dai coniugi di redigere la richiesta di Permesso di Costruire erano stati falsificati, al fine di far risultare che la superfice si trovava in Zona B4 “edificabile” anziché in Zona E1 “agricola”, quindi “non edificabile”.
La Squadra Mobile, oltre ai due coniugi, ha denunciato i due architetti in qualità di tecnico progettisti e direttore dei lavori, nonché l’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Casal di Principe ed il geometra istruttore, in servizio nel medesimo ufficio comunale.

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