Scuola, il governo impugna l’ordinanza regionale. Alessandra Caldoro: “L’avvocato dello Stato ex vice gabinetto di De Luca”

I giudici amministrativi si pronunceranno nelle prossime ore

Il governo tramite la sede napoletana dell’Avvocatura dello Stato ha presentato ricorso presso il Tar contro l’ordinanza con la quale il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha deciso il rinvio dell’apertura delle scuole in presenza a causa della pandemia.

Il ricorso, depositato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri dell’Istruzione e della Salute, si affianca a quello già presentato dagli avvocati napoletani Giacomo Profeta e Luca Rubinacci.

Sabato scorso il Giudice ha chiesto alla Regione Campania di depositare, entro e non oltre le 11 di oggi, “atti pertinenti e rilevanti a presupposto dell’ordinanza”

Gli atti sono stati presentati nelle prime ore di questa mattina dall’ente di via Santa Lucia.

Ecco la sintesi dei contenuti delle documentazioni  inviate al Tar Campania in relazione all’ordinanza n.1 del 7 gennaio 2022:

1)      Nessuna violazionedel decreto legge n.111/2022,   risultando  provata una condizione di eccezionale e straordinaria necessità  attestata, tra l’altro, da  :

-Rt di ospedalizzazione pari a  1,78, che indica il raddoppio dei ricoveri  Covid in arco settimanale;

– esaurimento posti letto pediatrici Covid, nella regione con popolazione più giovane d’Italia;

– blocco già decretato delle attività sanitarie di elezione; 

-previsione di certo esaurimento di posti letto di degenza Covid nel breve periodo in mancanza di misure immediate;

2)      Le misure nazionali non sonofondate sul parere tecnico-scientifico del CTS,che non è stato convocato, contrariamente a quanto  richiesto da tutte le Regioni per assumere decisioni consapevoli;

3)      Al contrario, l’ Ordinanzaregionale è fondata su un’istruttoria tecnica  che  tiene conto:

–          dei  dati più aggiornati della Cabina di regia nazionale;

–          delle  valutazioni dell’Unità di crisi regionale;  

–          della richiesta di presidi e Sindaci che segnalano criticità non risolvibili a breve;

4)      Le misure previste dal decreto governativo sono inattuabili e del tutto virtuali, almeno nel territorio regionale della Campania,  tenuto conto che :

–     vi è impossibilità di assicurare il contact tracing  e insostenibilità dei carichi da parte delle ASL, attestata dai dirigenti scolastici e da tutti i Direttori generali delle AASSLL campane;

5)      In caso di sospensione dell’ordinanza vi sarebbe un danno irreparabile per la popolazione giovanile data la previsione del  picco dei contagi  per fine gennaio,  in presenza di una bassissima  percentuale di vaccinazione sotto i 12 anni;

6)      Le misure previste dall’ordinanza regionale sonoequilibrate e proporzionate: tutte le scuole sono  aperte; si prevedono solo tre settimane di didattica a distanza per medie inferiori ed elementari.

Tre settimane di respiro per i Presidi, i Sindaci e le AASSLL che ne hanno fatto richiesta  per ampliare la fascia dei vaccinati e  scavallare il picco dei contagi.

E non mancano alcuni particolari, curiosità, polemiche e perplessità da parte di esponenti politici dotati ancora di autonomia di pensiero.  

Significative le dichiarazioni di Alessandra Caldoro, dirigente cittadina di Fratelli d’Italia: “Michele Gerardo, laureato a Salerno, l’avvocato dello stato che ha firmato il ricorso contro l’ordinanza di chiusura delle scuole del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca , nel corso della sua carriera è stato fino al 2020 vice capo di gabinetto del presidente della Regione unicamente per completezza di informazione

CiCre

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