Pd, De Luca: “tanti imbecilli e pinguini nel partito. Io sono senza padroni”

Il presidente della Regione Campania a tutto campo alla festa dell’Unità in corso a Napoli infastidito dai dubbi espressi nei giorni scorsi da altri dirigenti (in primis il deputato Marco Sarracino)

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca si presenta alla festa dell’Unità in corso Napoli e attacca i vertici nazionali e locali del suo partito, il Pd. Un attacco duro senza peli sulla lingua

Maleducati, imbecilli, pinguini”. Sono alcuni degli epiteti rivolti dal presidente della Regione Campania governatore campano nei confronti degli esponenti piddini. Il diretto interessato, infastidito dai dubbi espressi nei giorni scorsi da altri dirigenti del partito intervenuti alla festa (il deputato Marco Sarracino tra gli altri) non le manda a dire.


Se avessimo tanti voti quanti maleducati sono passati per questa festa – l’esordio del presidente della Campania ospite dell’ultima serata – saremmo il primo partito d’Europa. La maleducazione è diventato il tratto distintivo dei nuovi dirigenti e invece l’educazione non è un optional ma una precondizione. A Paestum all’appuntamento di Forza Italia hanno avuto più rispetto per me. Mi augurerei la stessa accoglienza nel Pd. Quando sono arrivato stasera mi sono confuso, pensavo di essere venuto alla festa di Forza Italia. Non ho tempo da perdere con gli imbecilli di questo partito“.


Ho fatto un voto – dice De Luca incalzato dall’intervistatore su chi avesse nel mirino – non farò nomi. Mi limiterò a rievocare la poesia di Trilussa della lumachella della vanagloria. Vale a dire che ci sono autentici imbecilli nel Pd che pensano di litigare con me per avere qualche titolo sui giornali. Un giorno Mourinho, quando erano i tempi d’oro, disse che chi voleva farsi pubblicità con lui doveva pagare. Il nostro problema è arrivare a cafoneria zero. E invece dovremmo offrire un’alternativa al governo dell’Italia. Dobbiamo costruire le condizioni per essere un’alternativa ed essere il Partito Democratico e non Lotta Continua che è un’altra cosa. Se dovevamo essere una forza di sinistra – ha precisato – non c’era bisogno di fare il Partito Democratico”.

Questo non è un partito, è un pollaio – ha attaccato De Luca – Io penso che possa essere eccessivo anche un mandato se uno non è capace di governare, così come penso sia un dovere democratico dare la parola ai cittadini per decidere da chi vogliono farsi governare. E invece secondo loro dovrebbe decidere qualche imbecille che sta a Roma e che non ha manco il voto della madre. Dopodichè la questione è governare per che cosa? C’è gente che non rappresenta niente e parla. Si parla dei problemi, delle cose da fare e del rispetto per gli elettori ma non per i cialtroni che stanno a Roma e che vivono di parassitismo. E poi De Luca fa quello che vuole, chiudiamo questa storia”.


De Luca a tutto campo. “In Veneto Zaia vive di vita serena – l’analisi di De Luca – lo trattano con deferenza, lo rispettano, indicano il suo lavoro e qui invece devi stare attento agli imbecilli. Ci sono esponenti del Pd che hanno sette legislature che stanno al governo da dieci anni senza fare niente. Qui è venuto Misiani a fare il commissario e che ha cinque legislature. Era candidato coi pantaloni corti e allora il problema non é il terzo, quarto o quinto mandato ma Vincenzo De Luca uomo libero che non ha padroni nè correnti“.

E sul terzo mandato alla Regione, De Luca è secco, laconico. “Il problema non è il terzo o il quarto o il quinto mandato. Il problema è Vincenzo De Luca, un uomo libero che non ha padroni e non ha correnti. Questo perché tra la bandiera di partito e la verità scelgo la verità e perciò credo di avere il rispetto anche degli altri partiti”.

Chi vi sta parlando – ha detto De Luca intervistato da Luigi Vicinanza – è il più votato d’Italia del Pd. Io ebbi il 70% dei voti. Il Pd alle Comunali di Napoli ha il 12%. Chi vi sta parlando ha preso il triplo dei voti di quello che ha preso la Schlein. Non che mi aspetti che mi si dica grazie, ma perlomeno non mi rompete le scatole, fate perlomeno le persone educate.
L’educazione
– ha ribadito De Luca – non è un optional vorrei ricordarlo a qualche giovanotto del Pd, ma una precondizione. Se fossimo partito serio – conclude De Luca – avremmo parlato di quanto fatto alla Regione Campania per sputare sangue e rivendicare con orgoglio le cose fatte. Ma invece siamo dei maleducati, geneticamente scostumati, almeno alcuni di noi”.

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