Napoli, il Vicesindaco Panini contestato dai lavoratori Selav

L’esponente di Palazzo San Giacomo preferisce le passerelle, sfilare nei cortei. Predica bene e razzola male mentre 48 persone rischiano il posto di lavoro

I 48 dipendenti della Selav, azienda che si occupa del servizio di lampade votive in ambito cimiteriale, contestano duramente il Vicesindaco ed ex segretario nazionale della Cgil, Enrico Panini. “Il vicesindaco Enrico Panini, quello che promise in Commissione Comunale che non ci avrebbe lasciato in mezzo a una strada, latita. Sono settimane che chiediamo di incontrarlo ma non ci riceve mai. Però trova il tempo di rilasciare una lunga intervista, a un noto quotidiano locale, parlando proprio di noi. E dando una versione di come stanno andando le cose imbarazzante e unidirezionale”.

Una netta presa di posizione dei lavoratori che rischiano il licenziamento perché non assorbiti nella subentrante Citelum nella gestione dei servizi cimiteriali cittadini. Persone che, nel corso degli anni, hanno acquisito altissimi livelli di professionalità e che oggi vedono il proprio posto di lavoro a rischio. Nell’occhio del ciclone una gestione approssimativa, superficiale del committente, ovvero il Comune di Napoli che, senza garantire in alcun modo i lavoratori, ha ceduto la commessa ad un’altra azienda, la Citerum che non intende, secondo le regole delle clausole sociali, prendere insieme alla commessa anche i lavoratori, lasciando ben 48 persone, e relative famiglie, in balia dell’incertezza. Ancora una volta un’azienda subentrante ha ignorato di sana pianta le clausole sociali che prevedono di mantenere gli stessi lavoratori nel cambio di appalto. Ancora una volta l’amministrazione di Palazzo San Giacomo non ha attuato gli opportuni provvedimenti per il rispetto della normativa.

Un’amministrazione che continua a predicare bene e a razzolare male. “Definire la ricostruzione di Panini sulla situazione attuale dei cimiteri approssimativa è dir poco. Il vicesindaco smentisce di nuovo se stesso e dimentica totalmente della vertenza in corso dei lavoratori della Selav che da settimane manifestano in difesa dei propri posti di lavoro ed invocano proprio l’intervento della politica cittadina rea di questa situazione” – affermano i lavoratori Selav – Partiamo dagli incassi: come fa i conti Panini? Come fa a sostenere che ora stanno finalmente incassando, e vorremmo proprio sapere come e quanto, quando dalla Selav il Comune ha tratto profitto per un milione ed ottocentomila euro solo per il primo anno – quando per gli anni precedenti si ‘accontentava’ solo di trecentomila euro? E ancora, dove vede questa operatività già così forte della Citelum, quando a noi risultano una manciata di uffici realmente operativi? Quale fretta aveva questa amministrazione cittadina nell’effettuare questo delicato passaggio di consegne preservando i lavoratori e tutelando gli utenti?“. C’è rabbia nelle parole dei dipendenti Selav. “Ormai dobbiamo registrare un comportamento passivo e ostinatamente contrario. Quasi i problemi di Napoli siano tutti colpa di noi lavoratori in mezzo alla strada”. “Intanto – concludono i lavoratori – noi non abbiamo idea di come il Comune voglia mantenere la promessa di non lasciare al buio i cimiteri il 2 novembre. Speriamo che non siano gli abusivi a supplire a ciò che il pubblico non potrà fare. Sarebbe un’ennesima figura imbarazzante”. Panini tace. Il Desk.it ha provato a contattarlo. Puntualmente il telefono ha squillato a vuoto. Il Vicesindaco non ha risposto, preferisce le passerelle. Oggi ha sfilato con gli operai della Whirlpool, Sabato 2 novembre, in occasione della commemorazione dei defunti assisterà alla cerimonia di deposizione di cuscini di fiori secondo il seguente calendario: ore 9,15 Cappella Undici Fiori del Melarancio – Cimitero Nuovissimo Poggioreale; in successione: Cappella Presidente Giovanni Leone – Cimitero Nuovissimo Poggioreale; Cappella Presidente Enrico De Nicola – Cimitero Monumentale Poggioreale.  

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