Napoli, allarme micro telefonini in cella a Poggioreale

Dall’inizio dell’anno ritrovati in media 2 al giorno. L’Osapp: “Business della criminalità”

Nel carcere napoletano di Poggioreale è allarme telefonini in cella. Stanotte al reparto Sai San Paolo la Polizia Penitenziaria ha scoperto ancora un microtelefonino, che un detenuto invano tentava di occultare in bagno dietro al bidet. Fonti investigative riferiscono che, dall’inizio dell’anno, la media è di circa 2 cellulari al giorno ritrovati. Quanti ne sono stati rinvenuti ieri, in seguito ad una perquisizione straordinaria al reparto Salerno Il Il sindacato Osapp denuncia la complessità del fenomeno: “Oramai è business che frutta migliaia e migliaia d’euro per la criminalità che, senza remore e con ogni mezzo e stratagemma cerca di introdurre agli interni dei penitenziari ciò che non è consentito e che illecitamente fa lucro”. Microtelefonini delle dimensioni di un accendino venduti in molti negozi cinesi, per poche decine d’euro. Per il segretario generale Osapp, Leo Beneduci, il fenomeno sta diventando una vera e propria piaga per l’Amministrazione Penitenziaria, mettendo a dura prova il sistema, sprovvisto di norme idonee e deterrenti per i ristretti di vario spessore criminale.
Per il segretario regionale Campania Osapp, Vincenzo Palmieri, la vicenda “sta creando grosse difficoltà operative al Corpo di Polizia Penitenziaria in Campania e non solo, e permette alla criminalità di mantenere quel cordone ombelicale con l’esterno, mettendo in discussione la sicurezza di tutti”.
Per il segretario Provinciale Osapp Napoli, Luigi Castaldo “l’invasione massiccia di questi microtelefonini è da prendere in seria e degna considerazione da parte del Governo, con interventi e leggi mirate, affinché sia riportato l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.
In tutto ciò va il plauso al personale di Polizia Penitenziaria che ogni giorno svolge con deontologia e alto senso del dovere i propri compiti istituzionali anche se non dotato delle sufficienti risorse umane e strumentali a far fronte ai molteplici eventi critici”.

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