
Il sindaco di Napoli ascoltato in procura con l’ assistenza di un difensore per il nuovo fascicolo sul decesso del 14enne colpito da calcinacci caduti dalla Galleria Umberto. Fonti inquirenti: “L’iscrizione nel registro degli indagati un atto dovuto dopo la denuncia”. L’ipotesi è omicidio colposo
Il sindaco è stato sentito con l’assistenza di un difensore, avendo la procura proceduto alla sua iscrizione nel registro degli indagati, dopo la denuncia del legale di parte civile. Luigi de Magistris è stato ascoltato oggi dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio e dal pm Giuseppe Di Dona della procura di Napoli, nell’ambito della nuova inchiesta sulla morte di Salvatore Giordano, il 14enne morto il 9 luglio 2014 per la caduta di alcune pietre dalla facciata della Galleria Umberto. Fonti inquirenti precisano che l’iscrizione del sindaco nel registro è “un atto dovuto”, a seguito degli accertamenti connessi al contenuto della denuncia. Per la vicenda sono attualmente a giudizio, davanti alla quarta sezione del Tribunale di Napoli, sette tra dirigenti comunali, impiegati e amministratori di condominio. La procura aprì un nuovo fascicolo in seguito a un esposto presentato dall’avvocato Sergio Pisani, legale della famiglia della vittima, che afferma ci sia una responsabilità del primo cittadino.