Il parroco: agguato a Napoli per cambio di equilibri tra clan

Don Modestino lancia lo slogan “Io non ci sto con il degrado” e pensa ad una marcia pacifica

“Io non ci sto con il degrado” E’ questo lo slogan lanciato da don Modesto Bravaccino, parroco di di San Giuseppe e Madonna di Lourdes, dopo l’agguato avvenuto a Napoli, poco distante da una scuola, in una delle strade tristemente note proprio per episodi simili. Agguato in cui ha perso la vita un uomo, suo figlio è rimasto ferito, e tutto è successo davanti agli occhi del nipotino di solo tre anni che fortunatamente è rimasto illeso. “Le stese erano ferme, le persone fiduciose perché vivevano più tranquille. La situazione era di una relativa calma. Dopo tutte le manifestazioni e un`intensa attività investigativa da parte degli inquirenti, con molti arresti, pensavamo di essere più tutelati, anche se, devo essere sincero, non ho visto tutto questo controllo sul territorio. Adesso tutto cambierà” – dice don Modesto  – “L`escalation di violenza, probabilmente è legata a un cambiamento degli equilibri all’interno dei clan. I nuovi che subentrano vogliono affermare il loro dominio. L`omicidio è avvenuto di fianco alla parrocchia. I due adulti, imparentati tramite la moglie dell’ammazzato con un clan, stavano accompagnando il piccolo a scuola. Noi pensavamo di aver risolto, in parte, il problema delle stese – prosegue, sconsolato, il parroco -, invece ci troviamo addirittura con un morto e un ferito, fatto ben più grave di una stesa. Le stese ci mettevano in scacco tutti, avevamo paura di camminare per strada per il timore di essere feriti. Con la scuola, avevamo già messo in calendario una marcia da fare il 16 maggio, a un anno da quella contro le stese, puntando questa volta sul degrado. Ora ci rincontreremo venerdì e vedremo cosa possiamo fare, dopo quello che è successo in queste ore. Degrado e abbandono, purtroppo, sono due caratteristiche del rione. – conclude il sacerdote – Non c`è pulizia dei giardinetti: a volte, faccio venire io un contadino per pulirli. C`è molta immondizia per strada. Se si rompe qualcosa, non viene aggiustato o viene fatto male e dopo molto. Per lungo tempo non vengono sostituite le lampade rotte dei lampioni, spesso distrutte con colpi di pistole a salve. Per questo, avevamo pensato di connotare la marcia con lo slogan ‘Io non ci sto al degrado’ “.

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