La procura di Napoli apre fascicolo senza indagati né ipotesi di reato dopo le immagini diffuse da fanpage su quanto accadeva all’esterno di alcuni seggi

La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sul video pubblicato ieri da Fanpage che mostrano presunti passaggi di banconote e altro materiale elettorale all’esterno di alcuni seggi in città, in occasione del voto di domenica scorsa. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato. Indaga la Sezione reati contro la Pubblica amministrazione, coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, che ieri ha effettuato una perquisizione nell’ambito di un’altra indagine, che vede accusate due candidate del Pd per presunta associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Il clima si surriscalda in vista del ballottaggio e Gianni Lettieri attacca de Magistris. “L’analisi dei flussi elettorali  – afferma il candidato del centrodestra – evidenzia anomalie in tutti i quartieri in cui il voto è controllato dalla criminalità organizzata e ti ritrovi che, proprio in questi quartieri, si sono registrate percentuali record di voti per il sindaco uscente. Non solo. Non è certamente una coincidenza che il 5 giugno si è registrato un voto massiccio in favore del sindaco uscente proprio in determinate zone della città, da sempre, a rischio di inquinamento nell’espressione del voto”. A quale anomalie si riferisca, Lettieri non lo dice. Ma accusa il sindaco uscente di aver detto che “a Napoli non c’è più la camorra”. L’imprenditore invece promette: “Una lotta senza tregua alla camorra. Li staneremo, saremo col fiato sul collo, li cacceremo a calci da Palazzo San Giacomo se solo proveranno ad avvicinarsi. La mia prima delibera di giunta varerà un pacchetto di norme severissime per il ripristino di legalità, trasparenza e sicurezza a Napoli”. Parole più vicine a quelle di un ministro degli Interni che a quelle di un sindaco, che non ha poteri in materia.