Azienda idrica colpita da interdittiva, 23 comuni vesuviani rischiano di restare a secco

I 22 addetti alla Centrale di sollevamento dell’acqua di Boscotrecase chiedono l’applicazione della legge regionale 15 del 2015 (art. 23, comma 2) che stabilisce le condizioni per trasferire le opere e i lavoratori addetti all’Ato 3 e per esso al Gestore unico Gori Spa

Sono in stato di agitazione ma hanno deciso di garantire ugualmente il servizio, almeno per ora, i 22 addetti alla Centrale di sollevamento dell’acqua di Boscotrecase.
Da oggi, però, 23 comuni dell’hinterland vesuviano, particolarmente colpiti dalla emergenza incendi, rischiano di rimanere a secco, perché la società che gestisce l’appalto, Impec Costruzioni Spa, destinataria di interdittiva antimafia, abbandonerà l’impianto di via Lenze e nulla si sa riguardo ai tempi di subentro, né sulla sorte del personale.
Di qui la mobilitazione. “Vogliamo un incontro urgente in Prefettura” – afferma Giovanni Ferraioli della Femca Cisl Salerno, firmatario, insieme a Giovanni De Stefano (Fiom Cigl) di un durissimo comunicato nei confronti dell’azienda e delle autorità.
“I lavoratori – continua – sono costretti a protestare nei confronti della Regione Campania e, in particolare, dell’assessore all’ambiente e del direttore generale del Settore Ciclo Integrato delle Acque, in quanto non sono capaci di far rispettare la legge regionale 15 del 2015 (art. 23, comma 2) che stabilisce le condizioni per trasferire le opere e i lavoratori addetti all’Ato 3 e per esso al Gestore unico Gori Spa”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la comunicazione della Giunta regionale campana all’Impec di abbandonare l’impianto. La nota non conterrebbe alcun riferimento al fatto che il nuovo gestore assorba il personale attualmente impiegato nell’impianto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Trecase e gli agenti della Polizia di Stato di Torre Annunziata.

AGGIORNAMENTI – “Si vuole portare a conoscenza che in riferimento a tale notizia si precisa che l’interiettiva emessa nel maggio del 2017, a seguito delle giustificazioni e documentazioni prodotte dalla azienda, è stata revocata con Decreto Liberatorio emesso dalla Prefettura di Napoli N. 0186663 del 13/7/18, a seguito del quale la Prefettura ha disposto anche l’inserimento della società IMPEC Costruzioni Spa nell’elenco della “WHITE LIST” delle Prefetture con conseguente pieno reintegro nelle posizioni contrattuali ancora in corso intrattenute con la P.A.”
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