
Amnesty International Italia: E’ una prima vittoria per le oltre 43 mila persone che hanno firmato nostro appello
L’Aula della Camera ha approvato la mozione M5s-Lega che chiede lo stop delle esportazioni di armi che colpiscono lo Yemen. I si’ sono stati 262, nessun contrario e 214 astenuti. Tra gli astenuti gli esponenti del partito democratico e di Liberi e Uguali. Il documento impegna il governo ad “adottare gli atti necessari a sospendere le esportazioni di bombe d’aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile e loro componentistica verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace con lo Yemen”.
“E’ una prima vittoria per le oltre 43mila persone che hanno firmato il nostro appello; continuiamo a vigilare affinche’ si passi dalle parole ai fatti”: cosi’ oggi Amnesty International Italia A sostenere la mozione parlamentare sono state anzitutto organizzazioni della societa’ civile: dal Movimento dei Focolari ad Amnesty, da Oxfam a Rete italiana per il disarmo. Contestate in particolare le esportazioni di bombe prodotte in Sardegna dall’azienda Rwm Italia. Il conflitto in Yemen, in corso dal 2015, ha gia’ causato decine di migliaia di vittime “Dopo anni in cui governi di ogni colore si sono nascosti dietro al rispetto della Legge 185/90, per la prima volta comunichiamo una chiara presa di posizione politica, indicando la sospensione della vendita di armi ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Questo è l’importantissimo risultato che abbiamo raggiunto oggi approvando la mozione della maggioranza presentata alla Camera per manifestare la volontà dell’Italia di agire per arginare un conflitto come quello in corso in Yemen in grado di generare una delle più gravi crisi umanitarie di tutti i tempi“. Così in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri Yana Ehm. “Su una popolazione di 28 milioni di persone in Yemen, 24 milioni non hanno cibo sufficiente. Dall’inizio del conflitto, oltre tre milioni e 300 mila yemeniti hanno lasciato le loro case, 600 mila nel solo 2018. Sono numeri questi che ci hanno convinto della necessità di intervenire con forza e con urgenza su questo fenomeno per sospendere le esportazioni verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti di bombe d’aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile dello Yemen, sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace”, ha continuato la deputata. “Abbiamo pensato a un impegno non solo in chiave italiana, ma in chiave UE, avviando un ragionamento per un embargo europeo. La mozione che abbiamo appena votato sancisce l’impegno del governo a mettere in campo ogni sforzo a livello internazionale per raggiungere quanto prima il cessate il fuoco, oltre che proseguire nell’azione umanitaria, coordinata sotto la guida delle Nazioni Unite, per alleviare le sofferenze della popolazione yemenita. Con quest’atto prendiamo a cuore con fraternità e realismo politico la sorte di un popolo martoriato, che ha bisogno di più dialogo e diplomazia e meno armi distruttive intorno e sopra la sua terra”, ha concluso la deputata.