Napoli, la camorra fa chiudere il cantiere per il restauro di Porta Capuana

Episodio inquietante

La camorra fa chiudere il cantiere per i lavori di restauro di Porta Capuana, nel cuore di Napoli, finanziati nell’ambito del Grande Progetto Unesco. L’impresa Spinosa costruzioni di Isernia appaltatrice dei lavori ha ritirato operai e mezzi dopo aver denunciato in Questura  di aver ricevuto per due giorni consecutivi le minacce e le pressioni da parte del racket delle estorsioni. Martedì mattina la prima ‘richiesta’ di un uomo in scooter, protetto da un casco integrale: “Chiudete il cantiere e venite a parlare, altrimenti vi spariamo uno ad uno“. Episodio subito denunciato alla Polizia di Stato, mentre gli operai riferivano di aver visto l’uomo del racket girare ancora nei pressi del cantiere. Ieri mattina l’uomo si è ripresentato agli operai ribadendo le minacce in tono ancora più acceso. Di fronte alle nuove minacce, anche queste denunciate alla Polizia, la sede centrale della ditta – la Spinosa Costruzioni di Isernia – ha deciso di sospendere le attività e far tornare a casa sia la squadra che i macchinari. Episodio inquietante. Dove sono le istituzioni cittadine? Quali iniziative intendono promuovere il sindaco di Napoli, il Prefetto, il Questore per riaprire il cantiere e garantire la sicurezza degli operai? E i sindacati di categoria e confederali che ruolo intendono svolgere?

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