M5s a colloquio con Conte. Di Maio è duro con il Pd: “Sì a nostre proposte o si vota”

Dal taglio dei parlamentari alla nuova legge sul conflitto d’interessi, passando per lo stop alle trivelle, il Sud e la riforma della giustizia. Ecco il documento contenente i 20 punti programmatici dei gruppi parlamentari del Movimento Cinque Stelle

Luigi Di Maio alza la voce e fissa i paletti contro i tentativi del partito democratico di acquisire un potere egemonico nell’ipotetico governo giallo-rosa: “O siamo d’accordo a realizzare i punti del nostro programma o è meglio tornare al voto”. Dopo l’incontro tra la delegazione M5S e il premier incaricato Giuseppe Conte, il leader pentastellato mette in chiaro: “Questo non è il momento delle polemiche e degli attacchi, è il momento del coraggio. E ne servirà tanto per cambiare questo Paese. I nostri punti sono chiari: se entreranno nel programma di governo, allora si potrà partire. Altrimenti sarà meglio tornare al voto e, aggiungo, il prima possibile“.  “Oggi il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte potrebbe dar vita a un Conte bis. Uso il condizionale perché in qualità di capo politico del M5S sono stato e siamo stati molto chiari: o siamo d’accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti. Non è questo l’approccio del Movimento, non è nei nostri valori guardare a un governo solo per vivacchiare” scandisce il capo politico M5S. “Abbiamo riassunto i nostri principali obiettivi in un documento consegnato al presidente del Consiglio: alcuni di questi li consideriamo imprescindibili, o entrano nel programma di governo o non si parte“, avverte Di Maio.  Dopo il colloquio con il premier incaricato, Di Maio spiega: “Abbiamo rivolto gli auguri di buon lavoro al presidente Giuseppe Conte, che come M5S abbiamo sempre considerato super partes e che abbiamo fortemente voluto per l’eccellente lavoro svolto negli ultimi 14 mesi”. Quindi detta le condizioni e gli obiettivi dei pentastellati: “Tra le prime cose per noi fondamentali espresse al presidente c’è la nostra contrarietà a qualsiasi forma di patrimoniale. Non se ne è mai parlato ma è meglio essere chiari”. “Le tasse, soprattutto alle nostre imprese, vanno abbassate”, evidenzia il leader grillino, aggiungendo che “questo dovrà essere un governo pro impresa”. Ancora, “l’aumento dell’Iva va bloccato e in legge di bilancio vanno approvati gli aiuti alle famiglie per il sostegno a nuove nascite”. Quanto ai decreti sicurezza, non ha “alcun senso parlare di modifiche. Vanno assolutamente tenute in considerazione le autorevoli osservazioni del Capo dello Stato a quei decreti, ma senza volerne rivedere la ratio, né tanto meno le linee di principio”.

Ecco il documento contenente i 20 punti programmatici dei gruppi parlamentari del Movimento Cinque Stelle

1. Taglio del numero dei parlamentari. Manca un solo voto per completare la riforma, che deve essere un obiettivo di questa legislatura e tra le priorita’ del calendario in aula;
2. Una manovra equa: stop all’aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilita’ e emergenza abitativa;
3. Cambio di paradigma sull’Ambiente. Un’Italia 100% rinnovabile.
Dobbiamo realizzare un Green New Deal che nei prossimi decenni porti l’Italia verso l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia al 100 per cento. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la tutela dell’ambiente, la questione dei cambiamenti climatici e la nascita di nuove imprese legate a questo settore. Basta con inceneritori e trivelle, si’ all’economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro l’obsolescenza programmata. Una legge su rifiuti zero ed investimenti pubblici sulla mobilita’ sostenibile;
4. Una seria legge sul conflitto di interessi e una riforma del sistema radiotelevisivo;
5. Dimezzare i tempi della giustizia e riformare il metodo di elezione del Consiglio superiore della Magistratura. I cittadini e le imprese hanno bisogno di una giustizia efficace e veloce:
noi abbiamo pronta una riforma che porta al massimo a 4 anni i tempi per una sentenza definitiva;
6. Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. Va completato il processo di autonomia differenziata richiesta dalle regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, istituendo contemporaneamente i livelli essenziali di prestazione per tutte le altre regioni per garantire a tutti i cittadini gli stelli livelli di qualita’ dei servizi. Va anche avviato un serio piano di riorganizzazione degli enti locali abolendo gli enti inutili

7. Legalita’: carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai traffici illeciti. È necessario intervenire per tutelare i cittadini onesti, colpendo innanzitutto i grandi evasori con il carcere. Serve una maggiore tracciabilita’ dei flussi finanziari e un inasprimento delle pene per i reati finanziari, per contrastare i traffici illeciti delle mafie. Contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, con politiche mirate dell’Unione Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre alla modifica del Regolamento di Dublino;
8. Un piano straordinario di investimenti per il Sud, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del nostro Paese;
9. Una riforma del sistema bancario. Serve separare le banche di investimenti da banche commerciali;
10. Tutela dei beni comuni. La scuola pubblica e’ un bene comune:
serve prima di ogni altra cosa una legge contro le classi pollaio e valorizzare la funzione dei docenti. L’acqua e’ un bene comune:
bisogna approvare subito la legge sull’acqua pubblica. La nostra sanita’ va difesa dalle dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanita’ valorizzando il merito. Le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed e’ per questo che va avviata la revisione delle concessioni autostradali. La cittadinanza digitale va riconosciuta ad ogni cittadino italiano dalla nascita per favorire l’accesso alla partecipazione democratica, all’informazione e per favorire la trasformazione tecnologica;
11. Politiche di genere in attuazione dei diritti costituzionali della persona, in conformita’ ai principi dell’Unione europea; superamento della disparita’ retributiva, conciliazione vita lavoro.

12. Tutela dei minori: revisione del sistema degli affidi e delle adozioni, lotta alla dispersione scolastica e al bullismo;
13. Porre fine alla vendita degli armamenti ai Paesi belligeranti, incentivando i processi di riconversione industriale e maggiore tutela e valorizzazione del personale della difesa, delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco;
14. Politiche espansive con una quota di investimenti in infrastrutture, in ambiente e in cultura da scomputare dai parametri di Maastricht;
15. Giovani e futuro: innovazione digitale, sviluppo delle imprese e promozione delle eccellenze del Made in Italy, crowdfunding, semplificazione apertura nuove attivita’, fondo previdenziale integrativo pubblico;
16. Ricerca, universita’ ed alta formazione artistica e musicale:
riforma dei sistemi di reclutamento e dell’accesso universitario con ingenti investimenti per garantire pari opportunita’ di diritto allo studio, di sviluppo e formazione su tutto il territorio nazionale;
17. Tutela del cittadino: del consumatore, del lavoratore, dell’utente dei servizi; il potenziamento della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture e della protezione dalle calamita’ naturali, con particolare riguardo ad un testo unico per le post emergenze e per la ricostruzione del tessuto infrastrutturale, economico e sociale. Provvedimenti volti alla tutela dei cittadini italiani all’estero e riforma dell’Aire;
18. Riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali e riforma del percorso formativo medico:
integrazione ospedale-territorio, l’adeguamento del FSN e l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale.
Contrasto al gioco d’azzardo;
19. Tutela degli animali: misure per garantire il rispetto degli animali. Contrasto alle violenze e al maltrattamento, tutela della biodiversita’ e lotta al bracconaggio;
20. Sostegno ai piani di settore e alle filiere agricole e promozione di pratiche agronomiche e colturali sostenibili e a difesa del suolo.

 

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