L’intelligence Usa: “Putin ordinò di influenzare il voto per aiutare Trump”

Il rapporto di Fbi, Nsa e Cia: ” “Gli obiettivi della Russia erano minare la fiducia pubblica nel processo democratico statunitense, denigrare la segretaria Clinton e danneggiare la sua eleggibilità e potenziale presidenza. Affermiamo inoltre che Putin e il governo russo avessero sviluppato una chiara preferenza per il presidente eletto Trump”. Il prossimo inquilino della Casa Bianca: “Non c’è stato alcun effetto sul risultato delle elezioni”

L’ordine di Putin era di lanciare una campagna per influenzare le elezioni americane. E lo scopo era di screditare Hillary Clinton e aiutare Donald Trump a vincere. Lo affermano le agenzie di intelligence statunitensi in un dossier declassificato e reso pubblico oggi. “Riteniamo che il presidente russo, Vladimir Putin, abbia ordinato una campagna d’influenza sulle elezioni”, afferma il rapporto di 25 pagine, redatto dalle principali agenzie di intelligence del Paese, Federal Bureau of Investigation (Fbi), Central Intelligence Agency (Cia) e National Security Agency (Nsa). “Gli obiettivi della Russia erano minare la fiducia pubblica nel processo democratico statunitense, denigrare la segretaria Clinton e danneggiare la sua eleggibilità e potenziale presidenza. Affermiamo inoltre che Putin e il governo russo avessero sviluppato una chiara preferenza per il presidente eletto Trump”, aggiunge il documento. Dopo aver ricevuto il dossier e aver incontrato i vertici dei servizi d’intelligence, Trump ha assicurato che sebbene vari Paesi tentino di attaccare gli Usa “non c’è stato alcun effetto sul risultato delle elezioni, incluso il fatto che non ci sono state alterazioni nelle macchine di votazione”. In un’intervista al New York Times, ha anche parlato di “caccia alle streghe” politica, attribuendola ai suoi avversari che “sono usciti molto male dalle elezioni” e “sono molto in imbarazzo”.

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