Il leader della Cgil, Landini: “i referendum per superare la crisi democratica e la scarsa partecipazione”

L’esponente sindacale ha partecipato ad un dibattito a Bologna organizzato nell’ambito della “Repubblica delle idee”

Il leader della Cgil Maurizio Landini a tutto campo sui 4 referendum sul lavoro, i diritti e la partecipazione democratica. “So che proponiamo un referendum in un momento in cui la maggioranza dei cittadini a votare non ci va” – evidenzia Landini a Bologna per Repubblica delle idee. Tuttavia “in un referendum, proprio perché è secco, è sì o no, sono i cittadini che direttamente partecipano e possono decidere sì o no a quella cosa. E penso che sia questo un modo anche di recuperare anche la partecipazione”, afferma Landini.
La maggioranza di quelli che non vanno a votare sono quelli che stanno peggio, precari, disoccupati, quelli che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Se voglio superare questa crisi democratica, bisogna che il sindacato e le forze sociali tornino a occuparsi dei problemi materiali che le persone hanno per vivere o per lavorare”, è l’auspicio del leader della Cgil

Tante persone ad assistere l’intervento di Maurizio Landini a Bologna

Landini si sofferma su uno dei quattro referendum, quello riguardante gli appalti. “Quello che stiamo chiedendo con il referendum è che la ditta committente deve mantenere la responsabilità di quello che succede lungo la catena degli appalti in materia di infortuni e sicurezza sul lavoro”. “Abbiamo lanciato una raccolta di firme per fare un referendum per abrogare leggi sbagliate” sottolinea Landini. Il leader sindacale ricorda anche le stragi sul lavoro più recenti: “I casi degli ultimi mesi hanno riguardato grandi aziende: a Brandizzo Ferrovie dello Stato, a Firenze Esselunga, nel Bolognese Enel, a Palermo una municipalizzata”

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