
Prevista da alcuni anni la compartecipazione dei comuni al contrasto di chi evade tributi statali: c’è l’incentivo di trattenere il 100% delle somme. Nessuna segnalazione a Salerno nell’ultimo anno, ad Avellino e Caserta negli ultimi tre. Per il 2017, Benevento si ferma a 2.478 euro
Contrasto dell’evasione fiscale e contributiva, il comune di Napoli recupera appena 150 euro nel 2017, nell’ambito della compartecipazione degli enti municipali. Un’attività non obbligatoria, ma per cui il 30 gennaio scorso è stato firmato un protocollo d’intesa tra Agenzia delle entrate, guardia di finanza, Anci e Ifel (fondazione costituita dall’Anci). Peraltro, nei due anni precedenti, Palazzo San Giacomo non aveva recuperato neppure un euro. Gli scarsi risultati, così, privano di risorse importanti il disastrato bilancio comunale. Infatti, il decreto legge 79 del 2010 prevede un incentivo: ai comuni – almeno fino al 2019 – resta il 100% del recuperato dei tributi nazionali (Irpef, Iva, Ires, ecc). Basti pensare ai comuni più virtuosi: Milano 1.308.977 euro; Genova 967.577, Prato 751.620. Molto male, nel complesso, la Campania: 69.017 complessivi nel 2016, solo 25.994 nel 2017, secondo l’elaborazione del Servizio Politiche Territoriali della Uil, su dati estratti dal provvedimento del Ministero dell’Interno dello scorso 6 settembre. Ma il trend negativo è generale: lo scorso anno sono stati appena 433 i comuni italiani (il 5,7% del totale) partecipanti al contrasto dell’evasione. Salerno registra un importo di 23.599 euro nel 2015 e di 24.091 nel 2016, mentre l’anno scorso non c’è stata alcuna attività. Benevento 2.472 (2015), 2.924 (2016) e 2.478 euro (2017). Per Avellino e Caserta non risulta alcuna segnalazione. “I dati mettono in evidenza come negli ultimi tre anni rallenti il totale del premio riconosciuto ai Comuni per la loro compartecipazione – afferma Ivana Veronese della Uil -. I dati sono alquanto deludenti, se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel Paese, che secondo gli ultimi dati ammontano ad oltre 109 miliardi di euro. I comuni devono e possono, invece, fare molto in chiave anti evasione non solo perché così si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse al livello locale, ma anche perché una lotta serrata all’evasione permette di ristabilire equità e giustizia sociale”. Ripassate l’anno prossimo.