La leader uscente Susanna Camusso potrebbe indicare il nome del successore nelle prossime settimane
Tante e grandi manovre in Cgil in vista del 18esimo congresso nazionale che si svolgerà dal 22 al 25 gennaio prossimi a Bari. Tante e grandi manovre per sostituire la leader uscente Susanna Camusso. In lizza per la successione a Camusso, ci sono tre candidati: Vincenzo Colla, 56 anni, esponente emiliano dell’ala conservatrice vicina al Partito Democratico; Serena Sorrentino, 40 anni, napoletana, attuale leader del sindacato di categoria della funzione pubblica; Maurizio Landini, 57 anni di Castelnovo ne Monti (Reggio Emilia), ex capo dei metalmeccanici della Fiom e componente della segretaria nazionale della Cgil.
Si tratta di candidature non avanzate in maniera formale. Infatti, secondo una prassi consolidata, è nelle prerogative del segretario generale uscente indicare il nome del nuovo segretario generale, ma fino ad oggi Susanna Camusso non ha sciolto la riserva. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate dagli uffici di Corso d’Italia, sarebbe Maurizio Landini, il nome più accreditato per dirigere l’organizzazione.
Vincenzo Colla, però, non molla. Conterebbe sull’appoggio delle categorie di “destra” dell’organizzazione, in primis i chimici-tessili (Filctem), edili (Fillea), trasporti (Filt) e telecomunicazioni (Slc). Sul suo nome si sarebbe diviso il sindacato dei pensionati(Spi). Alcuni sostenitori sono presenti in alcune strutture meridionali. Colla sarebbe sostenuto in Campania da un gruppo di nostalgici della componente bassoliniana del Pd, in primis dagli ex segretari della Cgil Campania, Michele Gravano, Franco Tavella, dall’ex segretario della Cgil di Caserta Michele Colamonici, dall’ex segretario della Fillea di Caserta, Giorgio Borrelli dall’ex segretario della Cgil di Vincenzo Petruzziello, dall’attuale segretario della Fillea Campania, Giovanni Sannino. Colamonici e Borrelli già sarebbero pronti per conquistare il sindacato dei pensionati di Caserta. L’attivismo dei “reduci” e “nostalgici” è finalizzato ad insediare Gravano alla carica di segretario nazionale del sindacato dei pensionati. Colla, però, sembra non raccogliere entusiasmo tra i cgiellini di base e gli esponenti dell’apparato. Col passare delle settimane si starebbe facendo strada l’idea che il sindacato debba essere guidato da una personalità carismatica in grado di dialogare con il Pd e vari cespugli della sinistra, ma anche con un movimento come quello dei Cinque Stelle, oggi al governo del Paese, che riscuote molte simpatie nella base del sindacato.
Questa personalità risponde al nome di Landini, uno dei volti più noti della confederazione, che, partito in svantaggio rispetto agli altri, alla fine potrebbe superare gli sfidanti sul filo di lana. In corso d’Italia riferiscono che Landini potrebbe incontrare sulla sua strada un alleato insperato fino a ieri: Susanna Camusso. Il candidato dell’attuale segretario generale sarebbe in realtà Sorrentino. Giovane, molto apprezzata, Sorrentino paga però qualcosa in termini di esperienza e visibilità esterna.
Ecco allora che si fa largo un’altra ipotesi: un passo indietro di Sorrentino e il via libera di Camusso a Landini. Una mossa che ribalterebbe i rapporti di forza interni e che porterebbe l’ex capo della Fiom alla guida della Cgil. .
Si vocifera che Camusso potrebbe indicare il nome di Landini nelle prossime settimane. La scelta dovrà essere ufficializzata prima dei congressi di categoria. La nomina dell’ex leader della Fiom sarebbe una vera e propria svolta per la Cgil, più abituata a guide meno trasversali rispetto al tradizionale mondo politico di riferimento. Il congresso nazionale della Cgil potrebbe sancire l’inizio di un nuovo corso per il principale sindacato dei lavoratori del nostro Paese incalzando il governo e in particolare il M5S per il superamento del Jobs act, delle attuali leggi sul lavoro e le pensioni inaugurando una nuova stagione di diritti.
Ciro Crescentini