Bellizzi, muore un operaio di 57 anni: stava controllando una canna fumaria

Tragedie inaccettabili

Nuovo incidente mortale sul lavoro in provincia di Salerno. A perdere la vita Giovanni Colangelo un operaio di 57 anni. L’uomo è deceduto sul colpo. Secondo una prima ricostruzione, Colangelo stava ispezionando la canna fumaria di una stufa a pellet in un appartamento di via Olmo quando, per cause ancora ignote, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto battendo la testa. L’impatto non gli ha lasciato scampo. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Battipaglia e da parte del servizio di prevenzione ed infortuni dell’Asl di Salerno. Il magistrato ha disposto il sequestro della salma che nelle prossime ore sarà  sottoposta ad autopsia.

L’operaio pare che lavorasse in nero e senza le dovute misure di sicurezza. A rivelarlo, in una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil di Salerno che manifestano “incredulità  e rabbia” per l’ennesima tragedia sul lavoro. “Soltanto sabato si è manifestato a Roma per denunciare la strage silenziosa di vite spezzate sul lavoro – hanno detto Arturo Sessa, Gerardo Ceres e Gerardo Pirone Sono nove in provincia di Salerno le morti dall’inizio dell’anno. Una catena che non si riesce a spezzare. Non solo parole di circostanza, ma è il momento di lanciare una campagna di mobilitazione per allertare tutte le forze a disposizione: Asl, Ispettorato del lavoro, Inail, Inps, rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza. Solo in questo modo si può voltare pagina ed interrompere una tragedia inaccettabile”, hanno evidenziato.

Sulla vicenda, da registrare una netta presa di posizione del sindacato autonomo: “Quest’ennesima morte conferma, ancora una volta, l’impossibilità  degli organi di controllo a bloccare questo fenomeno. Il prefetto Francesco Russo continua a fare tavole rotonde sul tema, ma cosa è cambiato? Nulla”– ha detto in una nota Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici. “Dall’inizio di questo 2021 le ‘morti bianche’ ormai non si contano più. Sta diventando una mattanza. Dove sono i controlli assicurati dalla Prefettura? Non ci sono. Il problema è sempre lo stesso: non c’è il personale per farlo, per coprire una provincia così vasta come quella salernitana. Non si può continuare a morire di lavoro in provincia di Salerno. Ma questo alle istituzioni forse non interessa“, ha concluso Vicinanza.

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