Covid, 29 Gennaio è sciopero generale: “La crisi è vostra e non la pagheremo”

Manifestazioni e cortei in molte città italiane

Venerdì 29 gennaio è sciopero generale di 24 ore dei lavoratori e della lavoratrici di tutte le categorie del comparto pubblico e private. L’iniziativa è stata promossa dal Si.Cobas, uno dei pochi sindacati indipendenti operanti nel Paese, per contestare le politiche adottate dal governo Conte durante l’intera emergenza sanitaria. Il sindacato chiede al governo di aprire immediatamente un tavolo di confronto per discutere un elenco di proposte molto significative e interessanti. Proposte che unificano la lotta dei lavoratori dipendenti privati e pubblici con le rivendicazioni dei precari, disoccupati, cassintegrati. Lo sciopero di Venerdì è stato “anticipato” da una serie di azioni di lotta a tappeto che si sono intensificate negli ultimi giorni in molte città italiane, Napoli in prima fila che hanno visto come protagonisti i lavoratori e le lavoratrici più combattivi.

1) Introduzione di una patrimoniale del 10% sul 10% più ricco della popolazione, al fine di fronteggiare l’impatto devastante della crisi sanitaria, facendone pagare i costi a chi finora ha continuato ad aumentare i profitti e le rendite;

2) Varo di un Protocollo per la prevenzione e il contrasto dei contagi da CoVid 19 sui luoghi di lavoro con l’introduzione dell’obbligatorietà dello screening e dei tamponi a tutti i lavoratori, con misure vincolanti per la prevenzione dei contagi, con la chiusura delle aziende in cui non viene garantito il diritto alla salute degli operatori e a creazione di comitati dei lavoratori che vigilino sul rispetto delle norme;

3) Piano nazionale straordinario di assunzione di infermieri e medici, con l’immediato esaurimento delle graduatorie degli idonei e la stabilizzazione di tutti/e i/le precari/e; integrale riorganizzazione del servizio sanitario pubblico unico, universale, gratuito, dotato di una diffusa rete territoriale, con al centro l’obiettivo della prevenzione delle malattie e la tutela della salute sui luoghi di lavoro; requisizione senza indennizzo di tutte le cliniche private, anche oltre l’emergenza; abolizione dei sistemi di “welfare” sanitario aziendale e di ogni altra forma di finanziamento indiretto alla sanità privata.

4) Rinnovo immediato dei Contratti collettivi nazionali di lavoro scaduti, con adeguati aumenti salariali in grado di incidere sulle condizioni di vita dei lavoratori. Prolungamento degli scatti di anzianità oltre i 5 anni e sostanziale indennità di vacanza contrattuale. Forti disincentivi ai contratti precari e a termine.

5) No ai licenziamenti di massa: drastica riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; Integrazione della Cig al 100%, ripristino dell’art. 18 e aumento di tutte le forme di tutela in caso di riduzione o assenza di lavoro; per un piano di assunzioni straordinario nel settore della tutele del territorio e della salvaguardia ambientale;

6) Salario medio garantito per disoccupati, sottoccupati, precari e cassintegrati;

7) Libertà di sciopero e agibilità sindacale, per l’abolizione del T.U. sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014 e il ripristino della democrazia sui luoghi di lavoro;

8) Diritto al lavoro per tutte le donne, contro la precarizzazione e il lavoro a distanza; per il potenziamento dei servizi di welfare, contro la conciliazione tra lavoro domestico ed extra-domestico;

9) Abrogazione dei decreti-sicurezza: no alla militarizzazione dei territori e dei luoghi di lavoro, contro ogni criminalizzazione delle lotte sociali e sindacali;

10) Permesso di soggiorno europeo a tempo indeterminato per tutti gli immigrati e le immigrate presenti sul territorio nazionale; completa equiparazione salariale, di diritti e di accesso ai servizi sociali; abolizione delle attuali leggi italiane ed europee sull’immigrazione e chiusura immediata dei CPR;

11) Drastico taglio alle spese militari e alle grandi opere inutili e dannose (Tav, Tap, Muos, ecc.);

12) Piano straordinario di edilizia scolastica e di assunzione di personale docente e non docente per garantire la salute nelle scuole;

13) Blocco immediato degli affitti, dei mutui sulla prima casa e di tutte le utenze (luce, acqua, gas, internet) per i disoccupati e i cassintegrati; blocco a tempo indeterminato degli sgomberi per tutte le occupazioni a scopo abitativo.

Ciro Crescentini

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