Il presidente della Lazio e il dg dell’Ischia annunciano di aver dato mandato ai rispettivi legali

NAPOLI – “Ho dato mandato ai miei legali di tutelare la mia persona e la mia posizione istituzionale in sede giudiziaria – sia penale che civile – intendendo cosi reagire ad una manovra subdola ed accertare la responsabilità del sig. Iodice e di tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno utilizzato, o diffuso, un colloquio telefonico abusivamente registrato”. Dopo la telefonata dello scandalo, contrattacca il presidente della Lazio e consigliere Figc Claudio Lotito.
Ma il dg dell’Ischia, Pino Iodice, rincara la dose: “Dico una cosa forte assumendomene la responsabilità: se Lotito non viene sanzionato per quello che sta emergendo è la prova che nel calcio esiste una cupola mafiosa che va sconfitta”. Iodice annuncia che ci sarebbero almeno una decina di presidenti di squadre di Lega Pro pronti a testimoniare in un’aula di tribunale di aver subito le pressioni di Lotito con telefonate dai toni minacciosi in vista dell’assemblea di lunedidi Lega Pro. E intanto svela che sono tre le telefonate in suo possesso. ”Nelle altre due – dice il dirigente dell’Ischia – ci sono minacce, pressioni e volgarità nei miei confronti ma non coinvolgono altri soggetti”. Il dg dell’Ischia oggi ha nominato i legali che lo assisteranno nei giudizi che intende promuovere in sede sportiva e ordinaria. Martedì preannuncia una visita al procuratore Palazzi per un dossier. Sul versante penale, sporgerà querela “per diffamazione ma anche per minacce”.

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