La Repubblica ha pubblicato un’intercettazione tra il presidente di Salernitana e Lazio e il dg dell’Ischia Pino Iodice

ROMA – “Il sistema sta saltando”, ha detto Lotito, nell’accorata conferenza stampa in replica alle intercettazioni pubblicate da Repubblica. In Italia non ci si arrende nemmeno all’evidenza: per telefono si sente dire che squadre come il Carpi, il Frosinone, il Latina, non dovrebbero salire in A perché si avrebbero scarsi ricavi dalla vendita dei diritti tv. Dal vivo poi Lotito dice che sta facendo tutto questo “per salvare il calcio italiano”. Cose che soltanto in Italia.

IODICE: LUI E’ POTENTE, QUESTA E’ LA REPUBBLICA DELLE BANANE. La telefonata pubblicata da Repubblica è del 28 gennaio, tra Lotito e Pino Iodice, direttore generale dell’Ischia Isolaverde. La società isolana è una di quelle che hanno sfiduciato il presidente Mario Macalli, che è anche numero 2 della Figc. Lotito lavora per restituire a Macalli la maggioranza nell’assemblea del 16 febbraio: Iodice lo chiama e a insaputa di Lotito registra la telefonata. “Ecco qui, sentite, ho registrato tutto. Lotito fa pressioni: l’Ischia deve sostenere il suo programma o non avremo contributi. Io rappresento una piccola società, lui è un uomo potente: ho registrato per cautelarmi. Spero che ora qualche autorevole personaggio dello sport nazionale possa adottare dei provvedimenti, anche perché sono stati tirati in ballo il presidente della Lega di serie A, quello di serie B, il presidente della Federazione italiana gioco calcio, il presidente della Federazione arbitri. Credo che qualcosa debba accadere, diversamente mi devo convincere che effettivamente siamo nella Repubblica delle banane”.

BERETTA? CONTA ZERO. Iodice è contro Macalli, Lotito invece lo placa: “Ho un programma, in sei mesi incrementerò i ricavi, porterò uno sponsor al campionato e i soldi dello streaming – si ascolta nell’intercettazione pubblicata – ho parlato con quello che ha portato 1,2 miliardi alla Lega di A e 14 milioni in più di Rcs alla Figc”. Il riferimento è all’advisor Infront. “Ti faccio un discorso: secondo te in Lega di A decide Maurizio Beretta? Sai cosa decide? Zero. E allora: il presidente (Macalli, ndr) fra un anno e mezzo va a casa da solo, l’accompagno io, e rappresenta zero. Viene fatta una commissione strategica, tre presidenti, uno del Nord, uno del Centro, uno del Sud, e ogni 20 giorni vedono l’attuazione del programma. Il direttivo viene tolto, Pitrolo (vicepresidente di Lega, ndr), quello, tutti. Chi viene eletto va lì a lavorare. E vi tranquillizzo, io non sono candidato a niente, non m’interessa, voglio salvare la Lega Pro. Se la Lega Pro nel giro di dieci giorni non trova un gruppo di maggioranza che io in questo momento ho su questo progetto che ti ho detto, ti spiego che succede. Il 16 abbiamo l’assemblea, a me non cambia, ho preso 100mila euro, ma 4 milioni l’anno ci metto nella Salernitana. Se non si risolve ‘sto problema, il 16 non arrivano i soldi, perché non ci sono”.

I 5 MILIONI “MAGNATI”. Iodice: ci sono 5 milioni per la Lega Pro. Lotito spiega: “Ma quei 5 milioni s e li semo già magnati. E i 5 della seconda tranche ci sono. La Figc dava 10 milioni alla Lega Pro, 9 alla B, che sta nelle stesse condizioni: m’ha chiamato Abodi, sta a piagnè , mi vuole vedere. I 25 milioni che il Coni ha tagliato alla Figc sono stati tolti a Lega di B, Lega Pro, arbitri: hai visto quel testa di c… di Nicchi, sta a fare un casino. Tu mi dici: cacciamo Macalli. Ma quand’è successa questa storia, la Federazione usciva con 3 milioni di perdita di bilancio, allora cacciamo Tavecchio? Macalli si è messo a piangere: non me lo potete fare, sono rovinato. Eravamo in tre in una stanza. Tavecchio gli ha detto: ‘ ma ndo c.. li prendo i soldi che non ci stanno? E allora ho pensato: facciamo un’anticipazione di cassa sui progetti della fondazione, che decido io, ho la maggioranza in Lega. Questa roba, però, se non si trova un accordo in Lega Pro il 16, non si farà mai, chi c… si espone? Se ci esponiamo io e Tavecchio… Oggi se sei senza soldi vai da un amico, no? L’amicizia ha un peso, il rapporto personale ha un peso, no?”.

“HO DETTO AD ABODI: MA CHI FAI SALIRE IN A?”. “La A deve dare data certa dei pagamenti. Dobbiamo sapere a quanto ammontano i ricavi delle società quando si fanno i budget. Io in tre mesi vi faccio tutto, la Lega diventa un orologio svizzero. La riforma del campionato? La Lega a 36 squadre. Io in Lega di A ho 17-18 voti, perché la Fiorentina una volta si astiene, una volta vota a favore mio: ma li ho sui programmi, sui contenuti. Adesso mi sta chiamando Pozzo, che ho messo in consiglio federale. Qui il sistema salta, l’avete capito? Sta saltando il Parma, già è saltato…”. “Ho detto ad Abodi: Andrea, dobbiamo cambiare. Se me porti su il Carpi… una può salì…se mi porti squadre che non valgono un c… noi fra due o tre anni non ci abbiamo più una lira. Perché io quando a vado a vendere i diritti televisivi – che abbiamo portato a 1,2 miliardi grazie alla mia bravura, sono riuscito a mettere d’accordo Sky e Mediaset, in dieci anni mai nessuno – fra tre anni se ci abbiamo Latina, Frosinone.. chi c… li compra i diritti? Non sanno manco che esiste, Frosinone. Il Carpi… E questi non se lo pongono il problema!”.

 

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