Al Teatro Bellini “La classe operaia va in paradiso”

Tra i protagonisti Lino Guanciale, Michele Dell’Utri e Donatella Allegro

A quasi 50 anni dall’uscita de “La classe operaia va in Paradiso” di Elio Petri, che sollevò un duro dibattito sul tema del proletariato, Paolo Di Paolo costruisce un testo teatrale intorno ai materiali della sceneggiatura della pellicola. Un testo teatrale che dal 9 aprile e fino al 14 sarà di scena al Teatro Bellini, con protagonisti Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Franca Penone, Simone Tangolo, Filippo Zattini scene Guia Buzzi costumi Gianluca Sbicca luci Vincenzo Bonaffini video Riccardo Frati musiche e arrangiamenti Filippo Zattini regia Claudio Longhi produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione. Sulla scena la storia dell’operaio Lulù Massa – interpretato da un superlativo Lino Guanciale – stakanovista odiato dai colleghi, osannato e sfruttato dalla fabbrica BAN – che, perso un dito, scopre per un istante la coscienza di classe – si intreccia qui con le vicende che hanno accompagnato la genesi e la ricezione contestatissima del film. Infatti, accanto ai grotteschi personaggi della pellicola, si alternano sulla scena lo sceneggiatore e il regista, qualche spettatore e alcune figure curiose e identificative della nostra letteratura a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Coinvolti dal commento sonoro delle sinfonie di Vivaldi e dalle note delle canzonette italiane dell’epoca, lo spettacolo ci trasporta direttamente nella genesi creativa dell’opera invadendo la platea con manifestazioni di piazza e comizi. Due epoche distanti solo apparentemente si ritrovano sulla scena a fare i conti con l’umana condizione di alienazione, in un confronto cinico e ironico.

Monica De Santis

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