Confindustria a Draghi: “Abolire reddito di cittadinanza e Quota 100. Subito licenziamenti liberi”

Bonomi: “l’ex presidente Bce è un patrimonio del nostro Paese”

La Confindustria, l’associazione degli industriali italiani scende in campo in favore di un governo a guida Mario Draghi chiedendo la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, l’abolizione di Quota 100,  il rafforzamento dei collocamenti privati e delle agenzie interinali, superamento del blocco dei licenziamenti e mani libere per liberarsi della manodopera in esubero.  Netta la posizione assunta da Carlo Bonomi numero 1 dell’organizzazione. “Draghi? Ha le qualità  che da tempo auspicavo in un politico: una persona seria, competente, autorevole ed efficace, un patrimonio del nostro Paese” – afferma Bonomi in un’intervista al quotidiano La Stampa, il “giornalone” di proprietà della Fca.

Al nuovo presidente del Consiglio, Confindustria non chiederà “miliardi” ma “confronto“. “Abbiamo sempre pensato fosse necessario combattere la povertà ma è sotto gli occhi di tutti che il reddito di cittadinanza come strumento per favorire la ricerca di un lavoro ha fallito“. “Abbiamo bisogno di una riforma radicale degli ammortizzatori sociali e di politiche attive del lavoro efficaci, non solo imperniate sui centri pubblici per l`impiego. Sono due riforme che vanno insieme. A luglio abbiamo presentato una nostra proposta al governo. Ma non se ne è mai fatto nulla”, precisa Bonomi.

Riguardo a Quota 100, il presidente di Confindustria sottolinea che gli industriali hanno sempre avvertito che “avrebbe creato problemi di sostenibilità del debito pubblico e aggravato l`ingiustizia verso i più giovani“. “L`idea che pensionando in anticipo i più anziani si creassero nuovi posti di lavoro non è fattibile“, precisa Bonomi, che sul blocco dei licenziamenti commenta: “Dobbiamo invece graduare l`uscita dal blocco prolungando la cassa Covid per le aziende in gravi difficoltà  ma togliendo i vincoli alle altre. Unendo nuovi ammortizzatori e nuove politiche entrambi volti all`occupabilità”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest