Diffidati l’ente di Palazzo Santa Lucia e il Banco di Napoli: “Inerzia gravissima”. La replica: “Motivazioni incomprensibili”
NAPOLI – Si apre un nuovo capitolo della contrapposizione frontale tra Comune di Napoli e Regione Campania. Questa volta la materia del contendere è l’area Ex Nato, che nel dicembre del 2013 era stata formalmente “riaperta” alla città dopo la dismissione da parte del comando militare americano. Oggi, l’Amministrazione comunale ha diffidato formalmente, tramite la propria avvocatura, il Commissario della Fondazione Banco di Napoli, Ente pubblico sotto il controllo della Regione, Sergio Sciarelli ed il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro a firmare il protocollo d’intesa, pronto dal dicembre del 2013, per l’utilizzo dell’Area dell’ex Base Nato a Bagnoli.
In quella base sulla collina di Bagnoli per 60 anni gli alericani avevano stabilito il loro quartier generale nel Sud Italia, e proprio a dicembre del 2013 l’area era stata pacificamente occupata e riaperta alla città per una giornata con manifestazioni, a cui aveva partecipato tra gli altri Erri De Luca, e con un concerto di Edoardo Bennato.
“Quell’area – ha dichiarato il Sindaco De Magistris – è una straordinaria opportunità per la città di Napoli. Può diventare il luogo della musica, dell’arte e della creatività, dei bambini, dei giovani, delle famiglie, degli anziani. Si può realizzare economia dal basso e lavoro. Laboratori, officine, centri sociali. Scuole e formazione. Ci sono strutture bellissime che potrebbero essere utilizzate già da domani: teatro, scuole, campi sportivi per ogni disciplina, residenze, uffici. Dove si programmavano guerre noi vogliamo progettare pace e solidarietà. L’inerzia della Regione e del Commissario della Fondazione è gravissima. Oltre a bloccare la possibilità di utilizzare quell’area per tutti gli abitanti della terra e per noi napoletani sta causando anche un danno patrimoniale alla Fondazione che si occupa di aiutare i bambini in difficoltà della città e che, a causa delle difficoltà di bilancio, ha visto in quest’ultimo anno una contrazione forte delle sua attività benefiche proprio per il mancato reddito dovuto all’inutilizzo dell’area ed alle spese costanti per le utenze, la manutenzione e la vigilanza. Siamo stufi di giochi di palazzo e di potere ai danni del bene comune. Quell’area occupata dalla Nato deve essere ora liberata per essere consegnata alla città”.
LA REPLICA DELLA REGIONE. “Le motivazioni del Comune sono incomprensibili”. La Regione Campania affida a una nota la risposta alla diffida del Comune di Napoli a Regione e Fondazione Banco di Napoli per la firma del protocollo d’intesa per l’utilizzo dell’ex base Nato di Bagnoli. “Il sindaco – si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta regionale – si occupi dei tanti problemi reali ed urgenti di Napoli e dei napoletani. Non perda tempo con avvocati e diffide alla Regione. Per la sede Nato si lavora con serietà, con procedimenti e tempi previsti dalle norme vigenti per questo tipo di interventi, per trasformare un sito militare in una struttura utile per i servizi della Regione e della città e per creare reddito necessario alla Fondazione ed alle sue attività”. Secondo la Regione Campania questo è “l’unico modo efficace di valorizzare l’area. Progetti seri non velleitari, messi a punto i quali, e dopo averne verificato la sostenibilità economica (entro il mese in corso), sarà possibile concludere le intese necessarie allo sviluppo della fase operativa”