L’uomo accusato di incendio doloso e maltrattamenti in famiglia, aggravati e continuati

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Una notte di paura a Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, dove la polizia ha arrestato il 53enne A.R., sammaritano ora residente a Giugliano in Campania: è accusato di incendio doloso e maltrattamenti in famiglia, aggravati e continuati. Tutto è accaduto intorno alla mezzanotte scorsa. I poliziotti della Volante e della Squadra Investigativa del Commissariato di S. Maria Capua Vetere si sono portati in Via Leonardo Da Vinci fabbricato D, dove er segnalata una persona che aveva dato fuoco all’appartamento coniugale. Sul posto da subito si notava una copiosa fuoriuscita di fiamme dalla casa al piano terra di un fabbricato di tre piani, nonché un cospicuo numero di persone tra cui donne e bambini che si allontanavano dai vari piani a causa della nube di fumo sprigionatosi . La figlia di A.R. racconta agli agenti che ad appiccare il fuoco era stato il padre con una bottiglia incendiaria, dandosi  subito a precipitosa fuga in direzione di un fabbricato adiacente.

Intercettato dai poliziotti, l’uomo ha tentato di fuggire disfacendosi di un’altra bottiglia incendiaria, ma dopo un breve inseguimento è stato bloccato. Sul luogo dell’incendio erano intanto arrivati i vigili del fuoco, che provvedevano allo spegnimento delle fiamme che avevano devastato l’intera camera da letto. In commissariato, la moglie di A.R. ha riferito che verso le 21 , dopo essere rientrata, aveva trovato il marito, con cui è in corso la separazione, in evidente stato di ubriachezza e ha confermato le circostanze che davano un quadro indiziario gravissimo. Anche i figli, vittime innocenti, hanno ribadito le accuse della madre, evidenziando le continue vessazioni che subivano da anni. A.R., noto alle forze di polizia, annovera precedenti per furto, rapina, estorsione e maltrattamenti in famiglia. Inoltre, già in passato si è reso responsabile di minacce e maltrattamenti in famiglia: nel 2005 fu arrestato per aver tentato di accoltellare il figlio minore a seguito di una furibonda lite tra le mura domestiche. Dopo le formalità di rito l’uomo,  su disposizione del pm di turno, è stato condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

 

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