Vertenza depuratori, i lavoratori scrivono a de Magistris: “Grazie, ma ora sblocchi il passaggio ad Abc”

Nella lettera si ringrazia l’amministrazione per aver difeso i posti di lavoro, nello scontro con gli ex vertici dell’azienda speciale. Ma si ricorda che gli stipendi mancano da agosto: “Manca una documentazione per completare il trasferimento, chiediamo un tavolo per chiudere la vicenda”

Un appello a chiudere la vertenza “ad horas”, per lavoratori in credito con le spettanze, ma costretti in certi casi ad indebitarsi con la cessione del quinto dello stipendio. E’ il nodo dei dipendenti del consorzio depuratori, all’origine dello scontro tra il sindaco de Magistris e gli ex vertici dell’Abc, l’azienda speciale per la gestione idrica.

“Avevamo ragione nell’affermare che lei ha sempre dimostrato un enorme coraggio nell’affrontare la nostra vicenda a viso aperto, schierandosi contro tutti e tutto” scrivono i lavoratori in una lettera al primo cittadino e – per conoscenza – al vicesindaco Del Giudice, agli assessori Panini, Palma, Calabrese, al commissario liquidatore del consorzio Eduardo Petrone e ai sindacati. A Palazzo San Giacomo però si fa presente quanto già sa: “Non tutto è ancora finito”. Il trasferimento di un centinaio di lavoratori alla partecipata non è ultimato. In ballo ci sono 100 famiglie “senza stipendio da agosto”.

“Siamo venuti a conoscenza che il Comune – scrivono i lavoratori – ha bisogno di una documentazione dell’Abc per pagare gli stipendi arretrati e quelli futuri fino al completamento del trasferimento all’azienda”. La burocrazia ha i suoi tempi spesso esiziali. Ma “mentre il medico studia il malato muore” avvertono i dipendenti. “E’ mai possibile che tanto ci vuole per trasmettere questa documentazione?” si chiedono. E’ il preludio alla richiesta: chiedono di convocare una riunione tra sindaco, Abc e le rappresentanze sindacali. Intanto il tempo scorre.

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