Le nuove norme dovrebbero scattare nel 2025.
Approvato da tutte le forze politiche presenti nel Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato il testo base “per dire basta al numero chiuso a Medicina”. A darne notizia è il presidente della Commissione, Roberto Marti (Lega), che esprime “molta soddisfazione per l’adozione del testo” con la “massima convergenza di tutte le forze politiche”.
Tutti i ragazzi avranno la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario, che costituisce per ognuno una grande novità. Gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. “Affidiamo al Governo una piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso” – ha affermato Martì
Ci si potrà quindi iscrivere liberamente al primo semestre di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria senza passare attraverso test. E’ quanto prevede la riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina. Verranno individuate le discipline in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che devono essere superate per l’ammissione al secondo semestre. Nel caso di mancata ammissione verranno riconosciuti i crediti formativi utili per potere cambiare facoltà. Le nuove norme dovrebbero scattare nel 2025.
Commento positivo del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “stavamo facendo una battaglia contro quella che a me pare una assurdità”, dice ricordando le sue continue prese di posizione sull’argomento. Ma parla anche di “cose che vanno chiarite, dobbiamo stare attenti perché non tutto è risolto”. “E’ un primo risultato importante, è caduto questo muro di indifferenza – ha spiegato in diretta Fb – ma devo invitare i nostri concittadini ad essere molto prudenti, è un passo in avanti ma ci sono ancora molti elementi non chiari, si parla di un test dopo 6 mesi, di un numero limitato collegato alle scuole di specializzazione. Non vorrei che questo annuncio fosse solo propagandistico, ci sono cose che vanno chiarite e vanno rese praticabili”.