Stati Uniti, la polizia spara pallottole di gomma contro studenti e prof che sostengono la resistenza palestinese

Molti video si commentano da soli

Si estendono le proteste studentesche negli Stati Uniti a sostegno della resistenza palestinese e per il cessate il fuoco a Gaza. Nel campus della Emory University di Atlanta, la polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere le iniziative di lotta. Gli agenti hanno anche sparato pallottole di gomma contro i manifestanti. Picchiati anche cameramen e giornalisti. E’ quanto mostrano video girati da studenti in cui si vedono anche poliziotti che spingono a terra manifestanti con le mani legate dietro la schiena. Gli studenti, una decina dei quali sono stati fermati, avevano tentato di montare un accampamento sul modello di quanto fatto a Columbia e in altri atenei Usa.

Raduni e sit in sono in programma a Georgetown e Fordham (due atenei gesuiti, rispettivamente a Washington e New York), Penn State e Syracuse, Purdue nell’Indiana, Brown in Rhode Island e Stanford in California mentre altre proteste sono state organizzate anche per domani, in un segnale che la situazione non accenna a calmarsi.

Dal 17 aprile, quando la protesta è cominciata alla Columbia University, tendopoli sono state allestite in una ventina di atenei ‘coast to coast’ da Harvard a Ucla e Berkeley. Nella notte a Boston la polizia ha sgomberato con la forza un accampamento all’Emerson College facendo un centinaio di arresti, mentre 93 persone sono finite in manette per violazione di proprietà privata alla University of Southern California a Los Angeles e 34 ieri all’Università del Texas ad Austin.

il deputato democratico Adam Smith: “gli studenti andrebbero arrestati” – Le proteste per il cessate il fuoco a Gaza sono un esempio di “fascismo di sinistra’ per il deputato democratico Adam Smith secondo cui i manifestanti “rappresentano una sfida alla democrazia rappresentativa” e dovrebbero essere arrestati. Smith, che viene dallo stato di Washington è il Dem più alto in grado nella commissione difesa della Camera, ha parlato di “intimidazione come tattica”.


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