Acqua pubblica, rottura de Magistris-comitati. “Il sindaco ci ha tradito”. “Mentono, non privatizzo”

Le accuse dei movimenti e del leader Zanotelli dopo il siluramento del cda di Abc: “Ha fatto promesse di assunzione ai lavoratori del depuratore, ma così non si investe negli impianti. Ora l’azienda speciale parteciperà a gare”. La replica del sindaco: “La dirigenza non era adeguata alla sfida, il garante della linea sono io. Ed è falso che non ci siano coperture economiche per assorbire quei dipendenti”

C’eravamo tanto amati. E’ rottura tra de Magistris e i comitati per l’acqua pubblica. Lo scambio di accuse è duro e segna una svolta nei rapporti tra il sindaco e i movimenti protagonisti del referendum di 5 anni fa. Lo scontro nasce dal siluramento di Maurizio Montalto, presidente di Abc, e dell’intero cda. A insorgere è padre Alex Zanotelli, leader delle battaglie contro la privatizzazione dell’acqua. Il missionario comboniano, che aveva sostenuto de Magistris in campagna elettorale, ora attacca: “Ci ha tradito”. Una virata di 180 gradi, dai tempi in cui sottolineava come il Comune fosse stato l’unico in Italia a rispettare l’esito referendario, con la costituzione dell’azienda speciale Acqua Bene Comune. A Repubblica, Zanotelli dichiara: “Sono rimasto profondamente deluso dal sindaco che aveva fatto della gestione pubblica dell’acqua la bandiera della sua rielezione. La scelta del Comune è chiara: gestire l’acqua pubblica non come un’azienda speciale ma come una società per azioni”. Per il comboniano “la verità è che il sindaco ha promesso ai lavoratori del consorzio San Giovanni che li avrebbe assorbiti in Abc. E non poteva mancare. De Magistris si è trovato incastrato. A pagarne le conseguenze è sempre l’acqua. Perché il Comune così non mette i soldi per gli impianti su cui sono impiegati quegli operai”. All’indomani della cacciata di Montalto, i comitati avevano convocato un’assemblea pubblica per il 20 settembre a piazza del Gesù, sostenendo che “la scelta politica del sindaco va in una direzione inequivocabile. Il provvedimento preannuncia la partecipazione di Abc a gare aprendo la strada alla privatizzazione”

 

La replica di de Magistris è netta: “Il garante dell’acqua pubblica è il sindaco e la linea politica non cambia di una virgola, anzi – afferma – si rafforza visto che la direzione di far gestire all’Abc l’intero ciclo integrato delle acque e proprio nel solco della messa in sicurezza definitiva e del rafforzamento dell’esperienza Abc”. “Queste dichiarazioni di Zanotelli, come il volantino di convocazione dell’assemblea, stanno rendendo evidente- aggiunge – che una parte dei movimenti dell’acqua avevano maggiormente a cuore il mantenimento di Montalto nel ruolo che la reale salvaguardia del ciclo integrato delle acque. Purtroppo mentono e continuano a mentire sostenendo che non ci sono coperture economiche per i lavoratori del consorzio quando non è vero. Comunque il sindaco e la giunta continueranno a rispondere e lo faranno sempre con maggiore forza e chiarezza. Su questi temi il sindaco non prende lezioni da nessuno”. Ieri al corteo anti discarica di Chiaiano de Magistris aveva ribadito la sua idea: il cda dell’azienda speciale “non era adeguato alla sfida”. Ma ora sul futuro di Abc pendono nuovi interrogativi.

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