Una duro colpo, un giudizio negativo per il gruppo dirigente ciggiellino guidato da Alessandro Genovesi. Stando ai bene informati, Genovesi dovrebbe essere rimosso e collocato in un altro incarico nell’organizzazione. Incarico in apparato tecnico nazionale in attesa di essere trasferito in una Camera del Lavoro territoriale. Una triste parabola per il burocrate sindacale.
La Filca-Cisl è il primo sindacato in edilizia industria e nel settore del legno. In particolare è confermato il primato anche nel secondo semestre tra i lavoratori dell’edilizia industria, grazie ai dati certificati dal sistema delle Casse edili, e risulta essere il primo sindacato nel settore del legno.
Sorpassata la Fillea Cgil che per decenni è stata la principale organizzazione dei lavoratori delle costruzioni. Un sorpasso che a quanto pare non viene riconosciuto. I ciggiellini continuano a diffondere comunicati stampa e post sui social ribadendo di essere ancora il primo sindacato nel settore senza indicare dati reali. Atti di debolezza per nascondere, minimizzare il duro colpo sul piano organizzativo e il giudizio negativo per il gruppo dirigente nazionale di categoria guidato da Alessandro Genovesi.
Stando ai bene informati, Genovesi dovrebbe essere rimosso e collocato in un altro incarico nell’organizzazione. Incarico in apparato tecnico nazionale in attesa di essere trasferito in una Camera del Lavoro territoriale. Una triste parabola per il burocrate sindacale.
La Filca risulta essere il primo sindacato nelle Casse edili delle più grandi città italiane, come Torino, Genova, Bergamo, Venezia, Firenze, Perugia, Napoli, Bari, Catania e Cosenza, con una crescita in tutte le regioni. Il 2023, dunque, è stato un anno da incorniciare per la categoria, che ha chiuso il tesseramento con 280mila iscritti. Il primato in edilizia e nel legno non è l’unico: la Filca è il primo sindacato anche tra i lavoratori dei più grandi cantieri delle opere infrastrutturali, e ha vinto tantissime elezioni per gli Rsu (Rappresentanti sindacali unitari) nelle aziende dei settori seguiti dalla Federazione. Lo straordinario risultato in tutta Italia è stato ottenuto grazie all’azione sindacale composta da 500 tra dirigenti e operatori
La Filca Cisl come prima organizzazione sindacale ha sollevato una questione che modificherà i rapporti di forza e gli equilibri con altre due organizzazioni sindacali di categoria, Feneal Uil e Fillea Cgil. La questione delle quote di adesione contrattuale.
L’accordo di Grottaferrata del 1973 suddivise queste quote, per la verità non in modo omogeneo su tutto il territorio ma generalmente con le percentuali 41%-33%-26% che non evidenziava o stabiliva che alla prima organizzazione sindacale sarebbe stato riconosciuto il 41, alla seconda il 33, alla terza il 26. Sostanzialmente stabiliva a tavolino, a prescindere dal peso in termini di iscritti, che alla Cgil andava il 41, alla Cisl il 33 e alla Uil il 26. Una sorta di accordo politico/sindacale nazionale. “Quell’accordo va rivisto – dicono i dirigenti della Filca – bisogna riconoscere la reale rappresentatività”