I nodi della burocrazia: tarda ancora il residuo dell’annualità 2010
Il Comune di Napoli continua ad accumulare ritardi per la concessione del bonus affitto di circa mille euro in favore di 100 famiglie indigenti napoletane riguardanti il residuo dell’annualità 2010. “Forse, pagheremo tra dodici mesi, le cento famiglie sono state inserite nel cronologico indispensabile” – dicono gli impiegati dell’ufficio Casa comunale. Il contributo viene erogato in base ad una legge dello Stato che prevede il sostegno al reddito delle famiglie che vivono in affitto al fine di poter affrontare il canone privato anche in considerazione del fatto che di alloggi pubblici non se ne costruiscono da anni. Nuclei familiari colpiti dalla crisi economica, sociale e dalle manovre finanziarie del Governo rivelatesi inique, aggravando ulteriormente le condizioni di vita, sociali e lavorative. A Palazzo San Giacomo i ritardi si sono prodotti perché negli ultimi due anni le carte, le domande per redigere le graduatorie, l’elenco degli aventi diritto, sono rimaste nei cassetti. Tutta colpa della burocrazia. Intanto, aumenta il numero delle famiglie che non riescono più a pagare il canone di affitto. Il termometro della situazione di crisi sono i tribunali, dove aumentano le procedure esecutive immobiliari. Lo scorso 10 giugno presso il palazzo di Giustizia del Centro Direzionale, dovevano essere esaminate almeno 5 mila provvedimenti di sfratti esecutivi. I salvadanai sono quasi vuoti, le case sempre più care, gli affitti insostenibili. Vivere in affitto pesa in media sul bilancio familiare circa 900 euro al mese: più o meno 14 euro per ogni metro quadrato di casa, secondo i calcoli di Idealista.it portale di intermediazione. E non sarà un caso se a Napoli, l’anno scorso gli sfratti per morosità sono aumentati del 200 per cento, secondo i dati del ministero dell’Interno. Sono cresciuti i costi ed è diminuito il potere d’acquisto dei redditi. La spesa che incide maggiormente sui bilanci familiari è proprio quella per la casa: fino al 40 percento. Il peso dei costi abitativi, quindi, si conferma come determinante nell’acuire le difficoltà economiche. Intanto, si parla a vuoto di “finti piani casa” le persone vengono sloggiate senza alcuna alternativa abitativa.
Ciro Crescentini
(Foto Ufficio stampa Comune di Napoli)