Sanità, scontro De Luca-Lorenzin

Duello tra governatore e ministra

E’ scontro aperto tra Lorenzin e De Luca, con il governatore isolato. “Dobbiamo essere seri e riconoscere che bisogna fare di più per ripartire e cambiare passo nell’organizzazione della sanità in Campania” afferma la ministra della Salute. “I riscontri dei Nas che evidenziano carenze organizzative a livello regionale – spiega Lorenzin – sono un fatto oggettivo, su cui c’è poco da commentare ma molto da fare. I commissari di governo per quanto di loro competenza hanno lavorato con tutti fin dal primo giorno con spirito di leale collaborazione, per elaborare i decreti necessari per fornire alla Regione e alle sue direzioni generali gli strumenti operativi per lavorare al meglio e in linea con le best practice nazionali”. Lorenzin sottolinea come “non applicare i decreti non solo è di per sé un fatto grave ma rischia di comportare il reiterarsi di episodi inammissibili e compromettere sempre di più l’assistenza dei cittadini campani, mettendone a rischio la salute”.

“Il ministro della Sanità dovrebbe chiedere scusa alla Campania, non una ma dieci volte. Abbiamo l’aspettativa di vita più bassa d’Italia dopo 8 anni di commissariamento, ma non vi vergognate? Devono chiedere scusa ai cittadini campani, perché i commissari esterni li pagano i cittadini”. Così De Luca replica nel corso del suo intervento all’emittente salernitana Lira Tv. «La Regione – dice il governatore – paga 400mila euro l’anno per due signori che arrivano da non si sa dove e vengono in Campania due volte a settimana, ma stiamo scherzando? Ci hanno chiuso tutti i pronto soccorsi, hanno fatto del Cardarelli un campo di battaglia. Solo grazie al nostro lavoro abbiamo ridato dignità al Cardarelli, respiro ai medici, abbiamo riaperto 5 pronto soccorsi. Devono chiedere scusa per quello che è successo a Nola, quando i commissari erano in ferie e noi sui territori, per il mancato risanamento finanziario. Mi facciano il santo piacere di chiedere scusa alla Campania. Ora ci facciano lavorare in pace, abbiamo fatto più noi in 10 mesi che i commissari nominati dal Governo in 8 anni. Considero illegittima la nomina del commissario. Per senso di responsabilità non abbiamo aperto conflitti istituzionali, ma faremo anche questo”.

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