Dopo lo stupro di una giovane sulla spiaggia di Santa Teresa a Salerno, il governatore invoca il pugno duro. E spiega di aver chiamato le forze dell’ordine dopo aver trovato dei migranti ubriachi sotto al Comune di Salerno: “L’ho fatto per vent’anni. Va bene l’accoglienza e la solidarietà ma chi si permette di toccare le le nostre famiglie va cacciato via senza pietà”
Nostalgia di quando faceva il sindaco-sceriffo. A Salerno per un’iniziativa elettorale De Luca torna a tuonare contro i reati degli immigrati, a due giorni dallo stupro di una giovane sulla spiaggia di Santa Teresa.
“Va bene l’accoglienza e la solidarietà – dice il presidente della Regione – ma chi si permette di toccare le nostre donne e le nostre famiglie va buttato fuori da Salerno senza pietà”. A sostegno del pugno duro, De Luca aggiunge che “sabato sera, tornando da un appuntamento istituzionale nel Casertano, ho visto davanti al Comune un gruppo di albanesi o romeni ubriachi. Ho chiamato il questore – racconta – e ho chiesto che arrivassero delle pattuglie, giunte dopo mezz’ora”. Insomma, De Luca ha fatto “quello che ho fatto per venti anni, ovvero la ronda. Non è possibile – insorge -. Ci vogliono centomila euro di straordinario per garantire un servizio di pattuglie della polizia municipale. La notte devono esserci le pattuglie che girano nella città. Non voglio più vedere bande a cinquanta metri dalla questura, non è possibile”.
(Foto Francesco Bassini)