Raid mortale alla Sanità, c’è l’ipotesi di un clan emergente della periferia. Dimessi i feriti

Le indagini: perquisizioni in abitazioni di pregiudicati, posti di blocco e persone ascoltate. In azione due killer con due complici che li attendevano sugli scooter

Perquisizioni in abitazioni di pregiudicati, posti di blocco e persone ascoltate. Per tutta la notte sono continuate le indagini della polizia dopo il raid di camorra di ieri sera in un circolo alla Sanità. A consumare la missione di morte almeno due sicari con altri due complici a bordo degli scooter con i quali sono arrivati sul luogo dell’agguato. Un raid compiuto tra decine di persone, tra cui diversi bambini. La rapidità dell’azione e la biografia delle vittime fa ipotizzare agli investigatori che l’azione rientri in un attacco al clan Vastarella, storica cosca del centro antico. Oltre a Giuseppe Vastarella, faceva parte della famiglia il cognato Salvatore Vigna, l’altro uomo a perdere la vita. Non hanno alcun precedente penale invece i feriti: Dario Vastarella, 33 anni, Antonio Vastarella, 25 anni e Alfredo Ciotola, 21 anni. Dietro l’agguato forse una cosca emergente, originaria della periferia, alla ricerca di spazi nel centro storico.

 

 

DIMESSI I FERITI – Sono stati dimessi dall’ospedale Cardarelli di Napoli i tre feriti dell’agguato di ieri. I tre sono stati ascoltati dagli investigatori.

(Foto Pupia Campania/Youtube)

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