Pozzuoli, dissequestrata la Solfatara: la gestione affidata all’Ente Parco regionale dei Campi Flegrei

E’ il risultato della collaborazione tra le istituzioni

La Solfatara di Pozzuoli, è stata dissequestrata, dopo anni di chiusura a seguito del gravissimo incidente che causò la morte di tre persone. Con la firma del verbale di dissequestro, dopo l’atto ufficiale della magistratura e l’affidamento delle chiavi dell’area al responsabile dell’Ente Parco regionale dei Campi Flegrei Massimo D’Antonio, si avvia l’interlocuzione tra Comune di Pozzuoli e l’Ente Parco finalizzata, dopo anni di chiusura, alla messa in sicurezza e fruizione di uno dei geositi più interessanti a livello mondiale.

Il sito, all’epoca in gestione a privati, era stato chiuso il 12 settembre 2017 quando padre, madre e il figlio di 11 anni, in visita al sito, furono inghiottiti da una voragine che si aprì nel terreno. Riuscì a salvarsi soltanto un altro bimbo di 7 anni.

“Il dialogo e la collaborazione tra istituzioni hanno consentito questo straordinario risultato – ha detto Gigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli – Siamo tutti intenzionati a garantire in breve tempo la fruizione di un sito unico al mondo, ma senza dimenticare la tragedia del 2017. Garantire la sicurezza di tutti i futuri visitatori è la priorità per tutti noi”. “La Solfatara rappresenta il polo centrale del sistema vulcanologico flegreo e campano – ha sottolineato Francesco Maisto, presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei – Il progetto di messa in sicurezza e fruizione, che ho redatto per l’Ente Parco, tiene conto delle specificità dell’area e della sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile. Con la Solfatara si arricchisce e si qualifica l’intero territorio dei Campi Flegrei, un ecosistema culturale unico al mondo”.

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