Il ministro Lorenzin invia i carabinieri del Nas. Il direttore sanitario: “Abbiamo salvato una persona in arresto cardiaco”
La denuncia con una foto arriva su Facebook. All’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola i pazienti vengono curati a terra. Il picco di accessi getta nel caos il presidio. Non ci sono letti né le pur aborrite barelle, e allora le persone da soccorrere sono distese su coperte e lenzuola stese sul pavimento. La Regione apre un’indagine sul caso. Nel nosocomio arrivano inoltre il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, invia i Nas dei carabinieri. La vicenda fa scalpore in tutta Italia. La sanità in Campania è sempre al collasso.
SCATTANO TRE SOSPENSIONI PER I RESPONSABILI DELL’OSPEDALE – Il governatore De Luca annuncia licenziamenti, ma per ora all’ospedale di Nola arrivano solo tre sospensioni. In attesa dell’esito della indagine interna, la Asl Napoli Tre Sud sospende il direttore sanitario dell’ospedale, Andreo De Stefano, il responsabile del pronto soccorso, Andrea Manzi, ed il responsabile della medicina d’urgenza, Felice Avella.
IL DIRETTORE SANITARIO: “SALVATA PERSONA IN ARRESTO CARDIACO” – Interpellato sulla vicenda, il direttore sanitario dell’ospedale Andreo De Stefano riferisce che il presidio si è trovato di fronte ad “una situazione eccezionale provocata dall’iper-afflusso di utenti nel pronto soccorso tra sabato e domenica, e che va tornando verso la normalità. Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza”. Secondo i dati della direzione, nel fine settimana sono arrivate 265 persone, 37 bambini e 17 donne in stato di gravidanza anche dalla provincia di Avellino, a fronte di una media di 150 pazienti. L’ospedale di Nola dispone di 15 barelle, due delle quali sottratte alle autoambulanze per far fronte all’emergenza. “Una delle persone giunte al pronto soccorso – spiega De Stefano – era in arresto cardiaco, i medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”.